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CASE POPOLARI OCCUPATE, FUCCI RISPONDE A PD E RIFONDAZIONE

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Sulla vicenda degli occupanti delle case popolari di proprietà del Comune di Pomezia, il Sindaco risponde al Partito democratico e a Rifondazione comunista:

“Sono vicino alle persone che soffrono condizioni di particolare disagio e ritengo che affermare principi di equità e legalità sia un atto dovuto nei confronti di tutti quei cittadini che da anni, nel rispetto delle leggi, attendono il riconoscimento del diritto all’abitare. Le persone che usciranno dagli alloggi popolari saranno accolte in strutture dedicate dove potranno alloggiare per un limitato periodo di tempo: questo è l’impegno che ho preso personalmente con una loro delegazione nei due incontri avuti. L’Amministrazione è al lavoro per assicurare condizioni di accoglienza dignitose, soprattutto per i nuclei familiari con minori”.

“Come spesso accade, i nostri detrattori non perdono occasione per strumentalizzare la disperazione di chi soffre, offrendo uno spettacolo degno del peggiore sciacallaggio. Stavolta PD e Rifondazione comunista si ritrovano accomunati nel difendere la “legge della giungla”, dove tutto è permesso al più forte che sfonda una porta e occupa un alloggio azzerando le legittime aspettative di chi ha titolo a vedere soddisfatto un diritto. Il PD ritiene che “occorre riflettere” sulla situazione abitativa, ma evidentemente dimentica che ha avuto a disposizione 7 anni e mezzo di governo cittadino, non solo per riflettere, ma soprattutto per affrontare una situazione ormai divenuta insostenibile. D’altronde il Partito democratico non è nuovo nella difesa dell’abusivismo: oggi difende l’occupazione delle case, ieri difendeva la pratica delle affissioni abusive. Anche il PRC, che chiede di “inventare una nuova legalità”, ha guidato negli scorsi anni l’Assessorato alle Politiche sociali senza tuttavia intervenire in maniera risolutiva sull’emergenza abitativa in città. La legalità non si inventa, si persegue”.

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