Il giorno dopo l’approvazione del bilancio di previsione arrivano i commenti, negativi, da parte dell’opposizione. I primi ad esprimere la loro posizione sono gli esponenti del Movimento 5 Stelle. “Il bilancio di previsione fotografa una situazione di indebitamento molto critica, che lo vede salire di circa 14.000.000 € dal 2009 al 2011. Questo significa che negli ultimi due anni chi ha amministrato lo ha fatto male, senza tenere sotto controllo le spese ed indebitando ulteriormente i cittadini di Pomezia. Si stima infatti che l’indebitamento nel 2011 salirà a 111.592.893 € (praticamente circa 1.830 € per ogni cittadino). Il bilancio si basa in maniera consistente su entrate straordinarie, che hanno quindi carattere eccezionale e non ripetitivo e mettono a rischio la copertura delle spese. Queste entrate previste riguardano il recupero di ICI e TARSU evase (10.000.000 €) e introiti da concessioni edilizie (3.000.000 €). Per quanto riguarda il recupero delle imposte evase, è una scommessa dall’esito incerto e su cui non dovrebbe basarsi lo sviluppo della Città e la tenuta dei conti. Riteniamo comunque che la lotta all’evasione debba essere la priorità di ogni amministrazione, per garantire equità nei confronti dei cittadini. Sulle entrate da concessioni edilizie, conosciamo bene la passione per il cemento del Sindaco ma riteniamo che lo sviluppo della città debba prendere una strada differente, fatta di servizi efficienti e di spazi vitali per le persone”. Non viene risparmiata la TARSU, dove “ si evidenzia una criticità: l’imposta permette di coprire solo parzialmente i costi del servizio (la copertura arriva a circa l’89% dei costi) che ammontano, ogni anno, a circa 9.000.000 €. Costi molto alti che non garantiscono livelli di servizio accettabili, ancora dobbiamo lasciarci alle spalle “l’estate dell’immondizia” con la Città ridotta ad un’immensa discarica. Ci preme sottolineare come i ricavi da raccolta differenziata per il 2011 siano pari a 550.107 €. Questo significa che spingere sulla raccolta differenziata “Porta a Porta” alleggerirebbe il costo del servizio. Il Sindaco, invece, in questi giorni si è limitato a fare proclami a mezzo stampa sull’estensione del PAP. Dimostri di crederci davvero con i fatti esigendo dalle ditte incaricate un servizio puntuale ed efficiente ed estendendo subito la raccolta differenziata Porta a Porta a tutta la città. In questo modo i ricavi da raccolta differenziata potranno crescere e i costi di conferimento in discarica diminuire”. “Con riguardo alle spese correnti – continuano i grillini – rileviamo che le spese per i beni di consumo e le materie prime sono quasi raddoppiate dal 2009 al 2011, arrivando ad oltre 8.000.000 €. Questo tipo di spese dovrebbero invece essere razionalizzate ed abbattute utilizzando politiche di riduzione degli sprechi, a partire dalla riduzione del materiale cartaceo in favore di documenti in formato elettronico tramite la pubblicazione di tutti gli atti amministrativi. Il piano triennale delle opere pubbliche è un presa per i fondelli, visto che prevede numerose voci per l’anno 2011, che invece volge alla conclusione. Il Consorzio Universitario è una voce importante del bilancio comunale. La nostra idea è che si debbano interpellare i cittadini per chiedere loro come vorrebbero valorizzare il campus e capire se lo intendono come un lusso troppo costoso per le casse comunali oppure se, con l’università, sia un elemento strategico su cui la Città dovrebbe puntare. Innescare un meccanismo partecipativo in cui i cittadini possano essere interpellati anche sulle criticità della spesa dovrebbe essere una priorità per ogni Amministrazione. L’esperimento del bilancio partecipato che è stato promosso nel 2008 è da riproporre ed è un peccato che le risultanze siano state completamente ignorate dalla Giunta precedente”.
Molto critica anche SEL. “Il bilancio di previsione del 2011, approvato nella serata di ieri, in tutta fretta dopo mesi di ritardo nella sua elaborazione, dimostra il misto di inconsistenza politica ed amministrativa e di arroganza che caratterizza la coalizione di governo, guidata da De Fusco – affermano dal partito rappresentato da Alba Rosa – Come un novello Berlusconi, il sindaco di Pomezia si trincera dietro un presunto “plebiscito” che avrebbe portato alla sua elezione per insultare l’opposizione e al tempo stesso evitare di rispondere alle critiche puntuali e specifiche mosse da Sinistra Ecologia Libertà e finanche le perplessità espresse dai Revisori dei conti. L’espediente di richiamare sempre le colpe del passato per la situazione debitoria del Comune, a cui si appella De Fusco, appare ormai inadeguato: egli non solo dimentica che quello in corso è il suo secondo mandato, ma anche che ha voluto accanto a sé in maggioranza molti di coloro che, portando l’Aser a Pomezia, sono stati la principale causa di tale grave situazione”. SEL punta il dito sui presunti dati “gonfiati”: “Il bilancio di previsione è un castello di sabbia, fondato su entrate che già nel bilancio di previsione del 2010 sono risultate ampiamente sovrastimate rispetto alla realtà. L’introito presunto basato sulla lotta all’evasione fiscale, almeno per l’anno 2011, è assolutamente sovradimensionato, considerando che siamo a Settembre del 2011 e non si è nemmeno iniziato a svolgere l’attività di recupero dell’evaso. L’ennesimo, odioso balzello riguardante la “tassa di soggiorno” per i turisti che pernottano nelle strutture ricettive pometine, che la maggioranza aveva improvvidamente introdotto, non solo deprime le già scarse potenzialità turistiche di Pomezia, ma non adduce alcun rilevante beneficio, stante l’esiguità delle entrate previste. Solo sotto la pressione di un emendamento proposto da Alba Rosa, la maggioranza ha deciso di non prevederne l’applicazione per il 2011, conservando però la deliberazione che ha introdotto la tassa. Questi sono solo alcuni esempi di un bilancio fantasioso e inconsistente, per disegnare un’immagine da propinare alla stampa ed all’opinione pubblica ben diversa dalla dura realtà, che è fatta di servizi inadeguati, di una pessima manutenzione della città, di una drammatica inadeguatezza delle infrastrutture. De Fusco come Berlusconi? Purtroppo sembra qualcosa di più di una semplice battuta ironica”.