Ma veniamo ai fatti: dopo la richiesta di Lupo, accettata – oltre che dai tre esponenti dell’IDV – da tutta l’opposizione, a cui non è sembrato vero che venisse servita su un piatto d’argento l’occasione per sottolineare la spaccatura all’interno del governo De Fusco, il Sindaco ha criticato la proposta, in quanto comportava il ritiro di “punti dove si sarebbe dovuto discutere di cose importati per la città, come il piano particolareggiato di Pomezia Centro o i comparti industriali A e L, frutto di scelte già fatte, sulle quali non si può più soprassedere. Vorrei – ha poi aggiunto il Primo Cittadino – fare delle considerazioni sui punti ritirati. Alcuni consiglieri che avrebbero potuto discutere le loro mozioni non hanno in questo modo potuto farlo. Secondo me c’è stato un errore di valutazione, facendo di ogni erba un fascio. Invito tutto il consiglio comunale, appena sarà conclusa la votazione, a rivedere la situazione sui comparti industriali L ed A, che rappresentano punti cruciali per la crescita economica ed occupazionale della città”. Sulla stessa linea, anche se con presupposti diversi e con esito diverso – dal momento che ha votato a favore del ritiro dei punti – l’esponente del PDL Raimondo Piselli. “C’è una realtà industriale come la Facta che da tre anni chiede l’ampliamento per poter assumere nuovo personale, ma ogni volta il punto viene ritirato, cosa grave soprattutto in un periodo di crisi occupazionale come quello che stiamo vivendo adesso. Credo che non si debba strumentalizzare un problema come l’occupazione, ma favorirla attraverso atti concreti: bisogna fare in modo che la città si autofinanzi, con nuove attività commerciali e spendendo nel territorio, facendo girare l’economia all’interno del Comune di Pomezia e creando così un circolo virtuoso che porterebbe benefici a tutti i cittadini”. A precisare le motivazioni della richiesta di ritiro dei punti proprio Luigi Lupo. “Noi dell’IDV abbiamo deciso di discutere dell’occupazione e del bilancio solo per responsabilità verso i cittadini. Il resto invece non può essere discusso perché prima c’è bisogno di un chiarimento politico, che si ricollega al periodo preelettorale. Ai tempi della campagna elettorale, noi abbiamo accolto una lista civica che sosteneva De Fusco, presentataci semplicemente come la lista del Sindaco. Da questo a tutto ciò che è successo poi c’è un buco che va colmato con chiarimenti assolutamente necessari”.
Fabio Fucci, del M 5 Stelle, ha sottolineato la presunta strumentalizzazione dei dipendenti in crisi. “Non si deve speculare sulle disgrazie dei lavoratori: abbiamo visto le passerelle di politici alla Herla, Aiazzone, ora Sigma Tau. Se qualcuno può fare qualcosa lo faccia, senza limitarsi al mettersi in mostra”. Ma cosa può fare l’amministrazione in campo occupazionale? Se lo è chiesto il capogruppo del PD Fabio Mirimich. “E’ su questo che dobbiamo focalizzare l’attenzione: su quanto si può fare in campo strategico”, ha dichiarato. E, visto che sarebbe stato impossibile tirare fuori dal cilindro soluzioni nel corso della seduta consiliare, il Sindaco De Fusco ha lanciato l’idea di istituire un gruppo di lavoro formato dal Primo Cittadino, da un assessore, due membri della maggioranza e due dell’opposizione, finalizzato alla produzione di documenti che favoriscano la situazione occupazionale.
Si è poi passati ai punti relativi alle finanze. Prima si è discusso della Ratifica deliberazione di G.M. n. 222 del 30/11/2011, ovvero degli equilibri del bilancio previsionale 2011, passati con 13 voti favorevoli ed 8 contrari, poi del Conto Consuntivo anno 2010, dove le dichiarazioni più piccanti sono arrivate da un membro della maggioranza, Marco Mesturini. “Vorrei far notare come, con una maggiore attenzione, si potrebbero aumentare le entrate e diminuire le spese, a partire dalle spese legali e dai rimborsi ai consiglieri. A questo proposito vorrei sapere se sono stati fatte le opportune verifiche sui rimborsi non dovuti erogati nel passato ai consiglieri o se sono state recuperate le somme per le spese legali, anche queste non dovute dall’Ente. Spero che Maniscalco, adesso che è Assessore e non più consigliere di opposizione, metta nel suo nuovo ruolo la stessa grinta che mostrava in passato e faccia questi controlli, visto che si tratta di argomenti che lui stesso denunciava. Il primo controllo è sui costi dei consigli comunali: se è vero, così come mi è stato riferito, che un consiglio comunale è arrivato a costare 40 mila euro, questo è gravissimo. Ricordo all’assessore che eventuali errori possono essere corretti anche con anni di ritardo, quindi se qualcosa non è stato fatto bene, questo è il momento di rivedere e correggere il tiro”. La parola è poi passata a Luigi Celori che, in qualità di capogruppo del PDL, ha letto alcuni punti della relazione sul bilancio fatta preparare da tecnici specializzati e presentata ieri in conferenza stampa, annunciando che la stessa era stata inviata come esposto alla Corte dei Conti. “Quella variante ai comparti industriali che adesso volete ridiscutere – ha aggiunto Celori riferendosi alla proposta del Sindaco di riprendere i punti relativi ai comparti A e L – si sommerà alla serie di varianti di piani che si trovano in Regione, e che lì moriranno. Bisognerà fare prima un piano reale, sapere se e quante vere assunzioni ci saranno. Facciamola finita di dire “per il bene” della città e facciamolo davvero, il bene della città”.
Lapidaria la risposta di De Fusco: “Mi sembra di tornare ai tempi in cui stavamo decidendo la revoca dell’Aser, quando alcuni consiglieri di opposizione “consigliarono” di non votare tale atto, dicendo “attenti a quello che fate”. Coloro che adesso lanciano accuse sono le stesse persone che hanno fatto errori in passato: tra queste persone comprendo quel revisore dei conti che anni fa ha firmato per a favore della Pubbliconsult, poi diventata Aser. Ma con questo non voglio delegare ad altri quanto accaduto nel corso della mia amministrazione: le responsabilità della condizione attuale sono sicuramente mie, ma anche di chi, insieme a me o contro di me, in maggioranza o in opposizione, ha governato in questi anni. Vorrei inoltre fare una precisazione in merito a quanto affermato da qualcuno che vuole denunciare gli Assessori: non abbiamo ceduto beni alla Pomezia Servizi. E’ invece stato commissionato uno studio da parte della Giunta, che ha poi fatto una delibera di indirizzo: quando si avranno tutti i dati della relazione richiesta ai tecnici, si porteranno in Consiglio comunale, dove verrà deciso se fare procedere o meno con la cessione degli immobili a parziale copertura del debito con la Pomezia Servizi. Quindi le falsità non le dico io, ma qualcun altro”. Terminata la discussione, il bilancio è stato approvato con 14 voti favorevoli e 9 contrari. Quando tutto ormai sembrava terminato ecco il colpo si scena: Omero Schiumarini, capogruppo di Forza Italia, sembra voler pareggiare la partita aperta da Lupo chiedendo la votazione dell’ordine del giorno per il prossimo consiglio comunale, che dovrà vedere protagonista dell’unico punto la “Andreani”, la società che si è aggiudicata il servizio di riscossione coatta dei tributi, con un aggio del 18%. “Una nuova Aser – ha ipotizzato Schiumarini – come se gli errori del passato non avessero insegnato niente. Chiedo quindi che venga istituita una speciale commissione formata da tecnici, con il compito di analizzare la situazione e capire se quanto fatto dal precedente assessore alle finanze sia corretto o meno”. Piccata la risposta di Fabrizio De Lorenzi, a cui l’ex assessore, David Tintinago, faceva riferimento. “Non c’è stato nulla di irregolare. Per me si possono fare tutte le commissioni che volete”. Al momento della votazione, approvata con 11 voti a favore ed 1 astenuto. De Lorenzi è uscito dall’aula.