Sulla bacheca informativa di Piazza Indipendenza prende la parola anche l’ex assessore Antonio Maniscalco, che questa mattina ha protocollato una lettera indirizzata al sindaco Fabio Fucci, contestando l’utilizzo della stessa. Riceviamo e pubblichiamo per intero il documento inviato al Primo Cittadino.
“Egregio Sig. Sindaco, come Associazione “Pomezia Riparte Adesso!” abbiamo con piacere preso atto della sistemazione in Piazza Indipendenza di una bacheca pubblica, anche se ormai superata nell’era di internet, per far conoscere ai cittadini di Pomezia le più importanti attività svolte dall’Amministrazione Comunale.
Contestualmente però con dispiacere abbiamo notato che, a nostro avviso, non sempre la suddetta bacheca è utilizzata per pubblicizzare atti amministrativi e/o informazioni inerenti quanto approvato dal Consiglio Comunale e dalla Giunta, oppure Ordinanze del Sindaco che coinvolgono tutta la Città, ma anche per pubblicare informazioni generiche che pubblicizzano e “infiocchettano” specifiche attività e scelte politiche fatte dal Sindaco, dalla sua Giunta e dal Consiglio Comunale, a maggioranza del Movimento 5 Stelle.
Ebbene, accertato che la bacheca è stata acquistata e installata in piazza con l’utilizzo di soldi pubblici, riteniamo che sia giusto, come peraltro prevedono le normative vigenti, che questa sia utilizzata solo ed esclusivamente per far conoscere ai cittadini gli atti amministrativi che si ritiene opportuni approvati dal Consiglio Comunale e dalla Giunta, o le Ordinanze, comprese interrogazioni e mozioni presentate da tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale, siano esse di maggioranza o di opposizione, così come approvati e senza alcun commento quale esso sia.
Diversamente, ogni altra comunicazione soprattutto se contenente spiegazioni inerenti al perché e/o agli obiettivi politici inerenti alle decisioni prese dai suddetti Organi, non possono e non devono essere affisse all’interno della suddetta bacheca, neppure se per pari opportunità, tale possibilità è fornita a tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale.
Diversamente, come associazione, ci vedremo costretti a segnalare i fatti al Prefetto di Roma e alla Procura presso la Corte dei Conti per aver speso dei soldi pubblici ai fini politici di parte, con la richiesta di addebito di tutte le somme impropriamente sostenute; A nessun gruppo politico è vietato pubblicizzare la propria attività politica in Consiglio Comunale purché lo faccia in specifici spazi pubblici per i quali siano state richieste precise autorizzazioni amministrative.
Confidando in una Sua riflessione in merito, in nome e per conto dell’Associazione “Pomezia Riparte Adesso!” porgo distinti saluti”