Dopo l’attacco dell’Iran in Israele, l’Italia si muove: il ministro Matteo Piantedosi ha chiamato per domani il Comitato per la Sicurezza.
Ore di grande riflessione in Italia, con lo Stato che sta monitorando gli sviluppi dell’attacco dell’Iran in Israele. La vicenda avrebbe aumentato sensibilmente la possibilità di attentati terroristici nel nostro Paese, in una situazione che ha spinto il ministro Matteo Piantedosi a chiamare un tavolo del Comitato per la Sicurezza nella giornata di domani pomeriggio: tema centrale sarà la salvaguardia dei punti sensibili nel nostro Paese.
Attacco Iran in Israele: il tavolo di sicurezza interno in Italia
Anche se da mesi il ministro dell’Interno era in stretto contatto coi Prefetti delle città italiane, nella giornata di domani è stato chiamato un incontro urgente per fare un punto sulla situazione dopo gli avvenimenti del Medio Oriente. I maggiori rischi li corrono le maggiori città italiane, che già da diverse settimane avevano visto un piano di rafforzamento per la sicurezza interna.
La riunione è stata indetta per domani alle 15, con il ministro che riceverà i Prefetti nelle stanze del Viminale. All’incontro prenderanno parte anche i vertici della Polizia di Stato e l’intelligence italiano.
I timori per l’Italia per i fatti del Medio Oriente
Il Comitato per la Sicurezza si svolge in un momento critico per il quadro geopolitico del Medio Oriente e l’Italia, con l’attacco dell’Iran che sembra aver rotto i delicati equilibri che frenavano un’escalation del conflitto israelo-palestinese. I timori nei ministeri italiani, oltre quello dell’interno, sono quelli che l’escalation del conflitto possa di contraccolpo anche toccare gli interessi dell’Italia nelle prossime settimane.
Attacco dell’Iran in Israele: la situazione a Roma
Il Prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha manifestato rassicurazione per quello che riguarda il piano di sicurezza della Città Eterna. Nella Capitale il piano di sicurezza è già molto elevato in confronto alle altre città europee, con un costante monitoraggio dei quartieri sensibili – il Ghetto ebraico – che renderanno ulteriormente efficaci questi controlli nelle zone sensibili della città. L’obiettivo, oltre garantire la sicurezza dei cittadini, è anche quello di farla percepire alla cittadinanza e i turisti che vengono nel nostro Paese.
L’attenzione verso la Comunità Ebraica di Roma
Soprattutto dopo i fatti delle ultime ore, maggiore attenzione è riposta verso la Comunità Ebraica di Roma. Tra l’Italia e Israele vi è un continuo scambio d’informazioni, al fine di tutelare al meglio i cittadini di questo quadrante e mettere in piedi veloci misure precauzionali in caso di necessità.