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ARRESTO ANTONINI, IL COMUNICATO DI MESTURINI

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Aumentano i commenti sull’arresto del consigliere comunale Renzo Antonini, da cui la politica locale sembra volere prendere le distanze più assolute. “La vicenda che riguarda il consigliere comunale Antonini, eletto nelle liste del PD di Pomezia, malgrado non riguardi questioni collegate all’attività amministrativa di fatto espone il nostro partito ad un serio danno di immagine e merita da parte di tutti i dirigenti una attenta riflessione – ha dichiarato Marco Mesturini, delegato del Sindaco per Torvaianica – Annunciare l’applicazione di misure disciplinari, come l’espulsione, è un atto doveroso e naturale ma non può bastare a dare delle risposte sul perché il nostro partito si sia trovato esposto a situazioni di questa natura. Purtroppo già in passato esponenti della politica locale sono stati coinvolti, a diverso titolo, in vicende di natura giudiziaria e questo impone, da parte di tutti, maggior rigore nel riflettere sull’accaduto e nell’affrontare la questione, al di là delle differenti posizioni e visioni interne al Partito”.

“Quando vennero composte le liste dei candidati del Partito Democratico – ha proseguito Mesturini – da me e da altri esponenti del nostro partito fu posta la questione circa l’inopportunità politica di inserire tra i candidati persone che già in passato avessero avuto situazioni “non edificanti” con la giustizia. Si scelse alla fine di accettare tali candidature, limitandosi ad applicare in maniera formale e asettica quanto previsto dal codice etico del Partito Democratico  senza nessuna valutazione in merito alle perplessità che avevamo sollevato riguardo a queste proposte  di candidatura. Alla luce di questi fatti tutti noi dovremmo riflettere e convincerci che per alcune questioni è necessario compiere valutazioni più approfondite e realistiche, prive di tatticismi o posizionamenti interni, al fine di poter prevenire pesanti conseguenze che inevitabilmente ledono l’immagine del nostro Partito, quindi di noi tutti”.

“Il PD di Pomezia – ha concluso l’ex presidente del consiglio comunale – è fatto da tanti militanti che ogni giorno sacrificano il loro tempo e in maniera disinteressata si impegnano per affrontare i problemi della Città e costruire una politica veramente diversa. Credo che tutti insieme dobbiamo rifiutare qualsiasi strumentalizzazione e dimostrare con i fatti che il nostro è un partito sano e che opera concretamente per risolvere i problemi della Città. Ritengo necessario quindi, ribadire che le procedure di espulsione, indubbiamente doverose e condivisibili, non siano la risposta sufficiente a quanto accaduto. Occorre una vera assunzione di responsabilità collettiva che ci porti finalmente ad affrontare tutti insieme i problemi che sono sul terreno, discutendone con onestà intellettuale e senza che logiche di posizionamento interno prevalgano sulle analisi dei fatti e delle risposte da individuare”.

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