Ufficio tecnico, e non solo, nel caos. Ad Ardea i problemi legati alle pratiche urbanistiche sembrano non avere fine, da quando gli uffici di via Laurentina sono stati dati alle fiamme. Questa mattina, nei nuovi locali di via Francesco Crispi sono dovuti intervenire, per l’ennesima volta, i carabinieri della locale tenenza, per presenziare l’apertura forzata di un armadio chiuso dai tecnici che fino a qualche settimana fa si occupavano dell’espletamento delle pratiche di condono. I nuovi tecnici, oltre a non avere l’accesso all’armadio ed alle pratiche in esso contenute, non sono neanche in possesso dei programmi informatici per poter espletare i conteggi per il pagamento degli oneri concessori, oblazioni ed eventuali interessi. Una situazione che blocca ancora lo svolgimento del lavoro, con gravi danni ai cittadini e alla stessa Amministrazione, che non può contare sugli introiti derivanti da concessioni e condoni. Amministrazione sempre più criticata dai cittadini e da alcuni degli stessi consiglieri, sia di opposizione che di maggioranza.
Franco Marcucci, presidente della commissione ambiente, ha dichiarato: “La colpa è di certi consiglieri di maggioranza che stanno cercando di tenere nelle loro mani tutto il potere: sono loro a rovinare Ardea”. Dichiarazione pesante, come pesante è il molto più che presunto tentativo di raccolta delle firme per la sfiducia al sindaco Luca Di Fiori. Alla notizia che consiglieri di maggioranza ed opposizione si stavano organizzando per raccogliere le firme, sempre Franco Marcucci ha detto: “Per me si tratta di una operazione sbagliata. Io non firmerò mai: andare a casa ora dopo otto mesi dall’insediamento, e per di più in un momento in cui ancora non abbiamo fatto nulla per il paese, è sicuramente un errore”.
Luigi Centore