Il dato è tratto. Tre consiglieri di maggioranza annunciano le dimissioni dal ruolo di consigliere le quali, unite ai sei consiglieri di minoranza, mettono alle strette il Sindaco Di Fiori.
Il consigliere Fabrizio Acquarelli, nonché presidente del Consiglio, seconda carica istituzionale del comune di Ardea, fa così da traino per i suoi colleghi di maggioranza per far terminare un’amministrazione continuamente dentro l’occhio del ciclone. Con questa operazione, se davvero andasse in porto come annunciato dallo stesso presidente del consiglio, Acquarelli dimostrerebbe di non essere attaccato alla poltrona e di cercare il bene dei cittadini.
Lo stesso Acquarelli dichiara: “Pur avendo ricoperto incarichi importanti sia come capogruppo consiliare e sia come presidente del consiglio, malgrado l’impegno profuso, oggi ancor più mi rendo conto che la situazione è veramente drammatica; ho cercato di rendere possibile attraverso le convocazioni del consiglio comunale temi importanti per il bene della nostra città, ma per becero ostruzionismo in primis di certi colleghi di maggioranza, non sono riuscito ad ottenere i risultati che ci eravamo prefissi e che facevano parte del nostro programma elettorale. Ad oggi mi sento deluso dell’andamento della amministrazione e del suo capo, e per questo motivo rimetto le mie dimissioni da presidente del consiglio ed invito tutti i consiglieri responsabili ad unirsi per firmare insieme e far terminare questa deludente amministrazione.”
Acquarelli conclude poi ringraziando quanti gli sono stati vicino in questi quattro anni, come diversi assessori e tutto il suo gruppo di lavoro. Intanto l’ormai ex Presidente del Consiglio un ringraziamento lo ha già incassato: arriva dall’ex vice sindaco Raffaela Neocliti che tanto si è spesa per la risoluzione dei problemi che attanagliano Ardea.
Anche Francesco Paolo Corso, consigliere di maggioranza, si unisce alle dichiarazioni di fabrizio Acquarelli: “In questo momento mi sento di condividere le perplessità annunciate dal presidente del consiglio, perché non vedo la possibilità concreta di trovare un assetto che possa rispettare le volontà dei nostri cittadini. Ho pazientato fino a questo momento cercando di tranquillizzare i cittadini malgrado avessi ogni giorno sotto gli occhi come promemoria un’opera incompiuta come quella dei marciapiedi di viale di Tor San Lorenzo. Non solo. Anche se sempre osteggiato sentivo il dovere di risolvere gli annosi problemi come, solo per fare qualche esempio, le perimetrazioni dei nuclei abusivi, e lo storico e annoso problema degli usi civici dei 706 ettari delle Salzare per dare tranquillità a quanti ivi risiedono; su quest’ultimo punto, non a caso, l’assessore Raimondo Piselli ha lavorato con forza, determinazione e professionalità affinché potessimo arrivare in modo celere e ottimale a questa soluzione. Questo compito – conclude Corso – già arduo di suo, ha trovato ostacoli da parte degli stessi consiglieri di maggioranza che invece di promuovere azioni di supporto si sono messi in contrasto con l’assessore di riferimento facendo naufragare ogni suo sforzo”.
Il terzo consigliere deciso a porre fine all’amministrazione Di Fiori è Nazareno Sperandio. “Esprimo il mio disappunto sull’operato di questa amministrazione – ha dichiarato – credo che una buona amministrazione vive solo se tutti remano nella stessa direzione. Non voglio incolpare nessuno ma l’evidenza è chiara, non siamo riusciti a creare quelle opportunità indispensabili per ottenere risultati decenti per il bene del nostro paese. Credo che nessuno sia infallibile però qui si è dimostrato che per amministrare bene ci vuole esperienza politica ed amore per il proprio natio paese, cose che l’amministrazione Di Fiori ha dimostrato di non avere. I problemi si sono aggravati sempre più per inerzia, anche per responsabilità di uffici mal organizzati, guidati da un capo che non ha saputo collaborare in modo efficiente. Oggi rimarcare tutte le inefficienze del sindaco Di Fiori sembrerebbe troppo facile. Pertanto non credo ci siano più le condizioni per ricostruire una nuova giunta e trovare un equilibrio in consiglio comunale per affrontare argomenti importanti ed indispensabili per la crescita il nostro territorio. Concludo dicendo che sono veramente dispiaciuto. Mi sono convinto di unirmi al presidente del consiglio, al consigliere Corso ed ai sei consiglieri di opposizione in quanto non ritengo ci siano più le condizioni per continuare con questa amministrazione. Perciò invito tutti i consiglieri a fare un atto di responsabilità nell’unire alle nostre firme le loro per dare la parola al popolo sovrano, nella speranza che il prossimo governo sia all’altezza di una città come Ardea”.
Oggi pomeriggio davanti ad un notaio, hanno dichiarato i tre Consiglieri, firmeranno le loro dimissioni, auspicando che con loro ci siano i consiglieri di opposizione (e a quanti di maggioranza vorranno unirsi a loro) che vorranno dimostrare con i fatti quanto finora espresso solo a parole, mettendo fine al mandato di Luca Di Fiori.
Ma salta fuori anche un’altra ipotesi: e se fosse solo tutta una mossa per “alzare il prezzo” e dettare le condizioni per far continuare questa consiliatura, visto il recentissimo azzeramento della Giunta?
Luigi Centore