Ardea la campagna elettorale è già iniziata, e nel peggiore dei modi. Invece di pensare ai programmi che potrebbero portare alla risoluzione dei molteplici problemi della cittadina rutula, i politici si fanno la guerra tra loro. La tecnica del fango, conosciutissima in zona, ha iniziato a colpire già da qualche tempo, ma si è acutizzata negli ultimi giorni, con alcune accuse sottoscritte ed altre anonime. L’ultima battaglia riguarda la riscossione dei tributi. La “miccia” che ha dato il via al valzer delle accuse è stata il malcontento di un cittadino che, nonostante avesse più volte provato a ricevere telefonicamente informazioni su quanto pagare di Tarsu, visto che non gli era mai arrivato il bollettino per il versamento, si era recato, arrabbiatissimo, fino alla casa comunale, dove solo l’incontro con Sindaco Eufemi era riuscito a fargli riprendere tranquillità. L’episodio aveva provocato le “confidenze” di un consigliere – rimasto anonimo – il quale aveva spiegato le vere ragioni del malfunzionamento del servizio. “Il tutto problema – sembra aver detto il consigliere di maggioranza – è dovuto al fatto che l’ufficio preposto non ha inviato alla banca il tabulato necessario per la riscossione. Mancato invio volontario, perché si voleva provare ad affidare, previa costituzione di una mini A.Ser, come si deduce dalla proposta presentata dal presidente della commissione finanze Gino Marcoccia ed approvata in un precedente consiglio comunale dalla maggioranza, il servizio a qualcuno grazie ad una convenzione a trattativa privata. Ma l’affidamento diretto non è possibile, e si è dovuto ripiegare ad una gara d’appalto europea, quindi aperta a tutti”. All’accusa, il giorno dopo, si era unito Franco Lo Reto, Portavoce del Partito Socialista Italiano, che attraverso un comunicato stampa ha ricordato quanto già affermato più di un anno fa rispetto alla gestione riscossione tributi, ovvero la contrarietà all’esternalizzazione di un servizio che potrebbe tranquillamente essere gestito “in casa”. “Evidentemente – ha dichiarato Lo Reto – la vicenda ASER, con tutte le sue gravi implicazioni finanziarie arrecate a numerosi Comuni non è stata di alcun insegnamento al centrodestra. Andando poi nello specifico del bando di gara, lo stesso è illegittimo nel punto in cui viene stabilità la misura dell´aggio al 20% (iva esclusa) sui maggiori incassi che il comune realizzerà a seguito dell´attività di accertamento ICI e TARSU e nella misura del 9% (iva esclusa) a seguito dell´attività di riscossione coattiva. Il TAR del Lazio, infatti, in un caso analogo e con una recente sentenza, ha accolto un ricorso avanzato dal Movimento per la difesa del cittadino relativamente alla parte riguardante l´ammontare del corrispettivo da corrispondere all´aggiudicatario della gara, escludendo che possa essere posto a base d´asta un aggio nella misura superiore al 9%. Non si vuole con questo fare un favore ai privati a spese dei cittadini? E´ sicuro, poi, Sindaco che essendo Ardea socia dell´Aser possa stipulare una convenzione di servizi con altra società? E che fine farà il personale attualmente in servizio all´Ufficio Tributi?”. A queste accuse ha risposto direttamente il presidente della Commissione Finanze Gino Marcoccia. “Non ho mai avuto l´ardire di presentare proposte di costituzione di società mini Aser per la riscossione tributi. Al consigliere che ritiene di fare affermazioni gratuite quanto imprecise, mantenendo l´anonimato, va ricordato che, al contrario di quanto lui afferma, ho presentato e preteso con forza che fosse votata dal Consiglio Comunale, una proposta per uscire dall´ASER onde evitare di ritrovarci invischiati nel fallimento della società. La proposta è stata votata a maggioranza e probabilmente lui è uno di quelli che non l’ha votata. Per chiarezza, sono stato sicuramente relatore dei lavori della commissione Bilancio in merito alla delibera per l´approvazione di bando di gara “pubblica di evidenza Europea” per la lotta all´evasione totale, ovvero per la ricerca degli evasori fiscali ed il recupero delle tasse non pagate. Credo che a ciò non vada aggiunto nessun commento. Siamo oramai in campagna elettorale e gruppi, gruppuscoli, pseudo politici e quant´altro vive nella fauna politichese di Ardea, starnazzano notizie, volutamente imprecise o artatamente manipolate, tanto per far rumore e farsi sentire, dimenticando che “il branco di incapaci” e “I soliti faciloni e pressappochisti” sono il frutto coltivato nel loro orto e, quindi, chi è colpa del proprio male pianga se stesso”.
Altro botta e risposta quello avvenuto tra Michele Lotierzo e il consigliere Luca Fanco. Quest’ultimo, sentendosi toccato da un articolo di Lotierzo, ha inviato un comunicato stampa infuocato intitolato “Riflessioni sulla politica ad Ardea”, dando al giornalista del “servo sciocco”, del “personaggio inconsistente” e di “unto dal Signore”, chiedendogli “come si fa ad essere assunti tra i 42 fortunati vincitori del Concorso per rilevatori del 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni?”. “Il signor Fanco – ha risposto Lotiezo – dovrebbe farsi prima un esamino di coscienza e magari domandarsi se mai ha sollecitato l’assunzione di qualcuno. Per quanto attiene non la mia “assunzione” ma il rapporto di collaborazione come rilevatore Istat del comune, faccio presente all’ignaro che il bando prevede un curriculum formativo che detengo e ai massimi livelli”. Non riportiamo la controrisposta di Fanco, in quanto abbastanza pesante e quindi soggetta ad eventuali denunce per diffamazione a mezzo stampa, alla quale Lotierzo ha risposto così: “Non intendo controreplicare al sig. Luca Fanco, non per fragilità della mia posizione, ma per l’oggettiva inutilità”.
Insomma, le asce sono state dissotterrate…