Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del PSI Ardea in merito al mancato svolgimento dell’ultimo consiglio comunale.
“16 gennaio 2015, ore 17.00, sala consiliare “Sandro Pertini”, l’aula è semivuota, presenti i soli cittadini e i Consiglieri d’opposizione. La Maggioranza ancora una volta dimostra il proprio interesse verso le sue beghe interne dimenticando che è stata eletta per amministrare una comunità di quasi 50.000 abitanti.
Constatata la mancanza del numero legale il Presidente del Consiglio “facente funzione” è costretto a chiudere la seduta. Latitante, ovviamente, anche il Sindaco.
L’elezione del nuovo Presidente del Consiglio, che era stata inserita all’ordine del giorno, fondamentale per la regolarità e la legittimità delle riunioni consiliari, è dunque rinviata a data da destinarsi.
Diventa francamente difficile comprendere questi comportamenti alla luce di un minimo di sensibilità democratica, ma soprattutto di rispetto delle persone e delle istituzioni. Non è questo il modo di affrontare e di risolvere i problemi che attanagliano il nostro territorio. Questo è solo un imbarbarimento della vita pubblica e di un civile convivere che allontana sempre di più i cittadini dalle istituzioni, da principi di responsabilità e, quindi, dalla democrazia.
La minoranza ha chiesto all’amministrazione Di Fiori, ripetutamente, in più occasioni con interrogazioni, proposte, mozioni e quant’altro necessario, di realizzare opere pubbliche. Si è inoltre, come le normali regole democratiche prevedono, prefissata di essere uno stimolo per la maggioranza imponendo anche la convocazione di taluni consigli sin qui svolti, come prevede la legge.
Ma purtroppo, per un discorso di numeri, se non c’è collaborazione da parte della Maggioranza ogni sforzo diventa vano. In questa ultima seduta, la maggioranza di centrodestra, per discordie interne, ha fatto mancare il numero legale, continuando a far sorgere interrogativi alquanto preoccupanti: hanno forse paura di discutere di delibere che è poco qualificare come scandalose?
Sono molte le questioni che attendono di essere affrontate con trasparenza e capacità di programmazione; come per esempio la definizione del prossimo bilancio previsionale, gli usi civici, l’annosa vicenda della evasione dei tributi locali, alcuni importanti regolamenti che pongano al riparo l’intero territorio da ulteriore inquinamento e speculazione a danno della tanto sbandierata vocazione turistica di Ardea. La maggioranza al riguardo continua a latitare.
Nonostante tutto, noi restiamo convinti di una via democratica e civile. La cittadinanza e le forze politiche dovrebbero ora muoversi a gran voce e coralmente, per richiamare a gran voce questa amministrazione incapace e che caparbiamente continua a negare diritti sacrosanti di larga parte della popolazione.
PSI Ardea”