Non c’erano dubbi. L’avevamo detto sin dal primo momento che si trattava dell’ennesimo squillo (a vuoto) di trombe a cui non sarebbe seguito che, al massimo, un belato di pecore.
I consiglieri di Ardea, ancora una volta, non hanno perso l’occasione di fare una figuraccia, mostrando tutto il loro attaccamento alla poltrona e al potere.
Prima avevano annunciato, una settimana fa, che si stavano recando – tre consiglieri di maggioranza, Acquarelli, Sperandio e Corso – dal notaio per firmare le proprie dimissioni, invitando l’opposizione a fare altrettanto per mandare a casa un’amministrazione capace solo di stare ferma a guardare il tempo che passa.
Poi hanno iniziato a rimandare, mettendo come scusa il fatto che le dimissioni anticipate avrebbero portato alle elezioni immediate, mentre si voleva dare il tempo a un Commissario Straordinario di ricostruire Ardea (e ci deve pensare il Commissario a fare questo? Forse sì, visto che nessun politico degli ultimi 40 anni c’è mai riuscito…).
Poi sono arrivate le dimissioni del Sindaco Luca Di Fiori, che può sempre ritirarle prima che scadano i venti giorni concessi dalla legge.
Allora i “paladini” dei proclami ad alta voce hanno pensato bene di fare altri annunci, dicendo che avrebbero firmato le dimissioni il 24 febbraio, ovvero oggi, alle ore 16.
Non ci ha creduto quasi nessuno, anche se qualcuno ci ha sperato. Ma ovviamente non è successo nulla: se avessero firmato sarebbero andati a casa, e chi li avrebbe votati di nuovo, questi personaggi che la parola data non sanno neanche cosa sia?
Ma tutto questo ha risvolti ancora più tragici se si va a vedere cosa è successo nel dettaglio oggi.
A tal proposito riportiamo il comunicato stampa di Walter Giustini, personaggio scomodo, ma senza peli sulla lingua.
“Dopo annunci su annunci fatti in questi giorni da tre consiglieri di maggioranza, di unire le loro dimissioni a quelle dell’intera opposizione, ecco che il “TRADIMENTO” di chi, per primo dovrebbe volere nuove elezioni, si è compiuto. Tutti pronti all’appuntamento per recarsi dal notaio a depositare le firme, sono rimasti in attesa del Consigliere d’opposizione TANTARI che non si è presentato all’appello, facendo saltare la manovra politica. D’altronde lo stesso TANTARI non è nuovo a tali comportamenti in quanto già tempo fa, con la sua presenza in Consiglio Comunale aveva garantito il numero legale per l’approvazione del bilancio senza la quale l’Amministrazione DI FIORI sarebbe caduta. Ora c’è da capire se tale manovra è farina del proprio sacco del Consigliere TANTARI o gli è stata dettata da qualche altro Consigliere che proprio non vuole lasciare quella poltrona con la speranza, magari, di ottenere un incarico di vertice proprio in Consiglio Comunale. Fatto sta che le previsioni da noi fatte si sono rivelate ancora una volta profetiche, anche se ad Ardea prevedere le mosse politiche di potere è come sparare sulla Croce Rossa. Il forte sospetto che le dimissioni di questi Consiglieri siano tutta una farsa è quello che nonostante il Consigliere di maggioranza Luca FANCO si era reso disponibile ad apporre anche la sua di firma, i restanti pseudo-dimissionari hanno imposto il veto affinché potessero far cadere la Giunta senza di lui, oramai in rotta con il resto della maggioranza sin dall’inizio della legislatura, FARE! CON TOSI – LITORALE SUD – ROMA non abbasserà la guardia e continuerà, seppur da fuori del Palazzo, ad opporsi a tutto ciò che andrà a discapito di cittadini e della Città di Ardea. La politica circense continua…”.
Ma il fatto è che, Tantari o non Tantari, alla fine nessuno ha firmato le dimissioni perché nessuno si voleva dimettere. Per far sciogliere il consiglio bastavano infatti nove firme, quelle del resto dell’opposizione (Cristina Capraro, Antonino Abate, Mauro Giordani, Stefano Ludovici, Giancarlo Rossi) e della parte della maggioranza (Luca Fanco, Nazareno Sperandio, Fabrizio Acquarelli e Francesco Paolo Corso) che dicevano di voler mandare il sindaco a casa. Tutti erano presenti oggi pomeriggio, ma nessuno ha firmato.
Qualcuno sa dirci perché?
Di sicuro oggi si registrano vincitori e sconfitti: tra questi ultimi Acquarelli, Corso e Sperandio, mentre tra i vincitori il sindaco Di Fiori, Massimiliano Giordani e quei consiglieri di opposizione che a quanto pare stanno già con un piede – o tutti e due – già in maggioranza.
Ma per sapere come andrà a finire questo ennesimo atto di “Ardea, le tragicomiche”, dobbiamo aspettare ancora un po’.