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ARDEA, CONSIGLIO COMUNALE CRITICATO DAL “GRILLO PARLANTE”

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foto fanco

Sul consiglio comunale di ieri sera ad Ardea arriva il commento pesante del “Grillo parlante di Ardea”, che ripercorre l’assise partendo da uno degli argomenti sollevati dal consigliere Luca Fanco. “Il serpentone” alle Salzare come “le vele” di Scampia? Per dimensioni fisiche dei luoghi il parallelo è certo esagerato ma in quanto a problematiche di quei territori tanti sono i punti in commune – esordiscono sull’apposito blog – Ricovero abusivo di extracomunitari, di senzatetto, di spacciatori di droga, malfattori, ladri, organizzazioni malavitose in genere, prostituzione. E poi il degrado ambientale: discariche a cielo aperto, acque reflue sulle vie, rottami di auto abbandonate, ratti, parassiti, abitazioni fatiscenti. Una sorta di autoghettizzazione messa in atto dagli occupanti che così si difendono reciprocamente dalle sortite delle forze dell’ordine. E poi le famigerate “torri” nei pressi del quartiere Nuova California a Tor San Lorenzo, dove i residenti, in prevalenza rom, neppure permettono ad “estranei” di avvicinarsi, mentre loro, nottetempo, scorrazzano in ruberie di ville ed appartamenti, fanno prostituire le ragazze, spacciano droga”.

“Il sindaco di Ardea – proseguono dal movimento – ha detto basta a tutto questo, e con un processo lento, per mancanza di fondi e ostacoli burocratici, sono già tre le palazzine abbattute alle Salzare e presto, dice il sindaco, si inizierà opera analoga anche alle “torri”. Questo tentativo della nostra amministrazione di mettere fine al degrado di quelle zone e riqualificarle da un punto di vista della sicurezza non procede senza ostacoli, perché c’è sempre chi ha interessi affinché le cose restino come sono: Centore docet”. L’attenzione si sposta poi su quanto accaduto durante la seduta. “Ieri, 12 agosto, si è tenuto il Consiglio Comunale. Un orario insolito (le 20) per un ordine del giorno di pura routine: si trattava di approvare l’indirizzo nel rinnovo delle convenzioni per gli asili nido e il regolamento degli orti urbani. foto pubblicoEppure gli spalti riservati al pubblico erano gremiti. Una occulta regia aveva raggruppato commercianti e abitanti delle Salzare e cittadini ansiosi di ascoltare la bomba che presto avrebbe sganciato Luca Fanco. Lo spettacolo è iniziato “puntuale” alle 21 con le note dell’Inno Nazionale, e Sindaco e Presidente che di fronte a tutti, con disinvoltura, cercavano di abbottonare la giacca, ormai un po’ stretta, della passata stagione. Liquidati in 5 minuti i preliminari di rito, il Presidente fa una breve dichiarazione: si scusa con il consigliere Cristina Capraro per la “dimenticanza” degli uffici di riportare all’ordine del giorno la votazione della mozione sul consultorio, saltata al precedente Consiglio per mancanza del numero legale. Ricordiamo che il numero legale mancò nell’occasione perché la maggioranza, pur condividendone i contenuti, si sentì offesa da questa prevaricazione della Capraro ed evidentemente la rabbia non è ancora stata sbollita del tutto. Presidente Giordani, magari le scuse, la prossima volta, le presenti ai cittadini i cui interessi ancora una volta sono dimenticati da questo Consiglio”. Il “Grillo parlante” prosegue poi con il resoconto dell’assise. “Il sindaco saluta con aria di circostanza assessori uscenti ed entranti e si aiuta leggendo da uno scritto che gli passa il segretario Inches, perché, con tutti questi cambiamenti, forse, non ne ricorda più nemmeno i nomi. Sono le 21 e 10 quando il Presidente dà la parola al Consigliere di “maggio-minoranza” Luca Fanco e lo show, come titola la stampa questa mattina, ha inizio: alla sorta di un brigantino pirata che si appresta all’assalto della vittima di turno, iniziano le bordate. La prima denuncia il tentativo perpetuato dal Sindaco, dal Presidente e persino dal Segretario Generale di supportare le forze dell’ordine nel cercare prove che lo inchiodino alla responsabilità di aver deliberatamente appiccato il fuoco alle auto dello stesso Sindaco e del Presidente Giordani”. Segue poi l’elenco delle altre “bombe” lanciate da Fanco, “con chiusura a effetto, che ha il risultato voluto ed il pubblico presente si spella le mani in un grande applauso”.  “Dopo tale esordio – si prosegue sul sito – di effetto ben minore nella forma, ma non nella sostanza sono le interrogazioni del consigliere Capraro e del capogruppo Ludovici, “l’ultimo baluardo agricolo di Ardea” come lo appellerà poco più tardi nel suo intervento Antonino Abate. Policarpo Volante non perde occasione di unirsi al coro ed anche lui dirà la sua contro questa amministrazione. Tutti strappano l’applauso del pubblico pagante”. La conclusione è amara. “Noi no. Non abbiamo applaudito né all’una né all’altra parte, perché quello a cui abbiamo assistito non è stato un Consiglio Comunale ma “un teatrino della politica”. Complici le telecamere degli amici di grillo Ardea e dei giornalisti locali, l’occasione del Consiglio Comunale è ormai diventata il mezzo mediatico tramite il quale diffondere platealmente comizi, false opposizioni, false promesse. Teatro insomma, niente altro che teatro. Tant’è che ormai in Consiglio quasi non si discute più. Da una parte il j’accuse di una minoranza frustrata, dall’altra una difesa senza argomenti di una pseudo maggioranza che presente ogni volta facce nuove sui banchi degli assessori e che con difficoltà tiene a bada i suoi cani sciolti che ormai non si sa più su quali scranni collocare. “Il serpentone” alle Salzare come “le vele” di Scampia?”: abbiamo esordito così perché così vogliamo concludere, al tempo stesso preannunciando nuovi post sull’argomento, parlando di quel cemento che il nostro Sindaco ora invoca ora distrugge. Cementificare ancora senza pianificazione per poi abbattere tra le polemiche e tenere sempre vivo l’interesse. Sembra quasi una strategia perversa”.

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