Bilancio di previsione 2014 approvato per un soffio, sul rush finale, con 8 soli voti, alle 23:40. È questo l’esito del consiglio comunale che si è svolto ieri ad Ardea, tra polemiche, grida ed insulti da parte di numerosi cittadini accorsi per protestare contro l’amministrazione comunale. C’erano le mamme arrabbiate per la carenza di igiene nelle scuole, dove troppo spesso si trovano escrementi di topo, c’erano i titolari dei chioschi dei fiori situati davanti al cimitero di via Strampelli, chiusi da tempo per colpe che rimpallano da una parte all’altra, ma c’erano anche tanti cittadini, “armati” di cartelli di protesta, semplicemente stanchi di non avere servizi e di vedere la politica, anzi i politici, infischiarsene delle loro esigenze, perdendo tempo in teatrini e sceneggiate finalizzate solo all’ottenimento, o al mantenimento, di una poltrona. “Andate a casa!”, hanno gridato dal pubblico, tanto che il presidente del consiglio è stato costretto a sospendere i lavori per un quarto d’ora.
Al momento del voto il consigliere di maggioranza Policarpo Volante ha preferito lasciare l’aula e non dare il suo appoggio al bilancio “di previsione” 2014, mentre Franco Marcucci si è astenuto. E, quando ha preso la parola il sindaco, dopo più di due ore di consiglio, per spiegare tutte le difficoltà incontrate dalla sua amministrazione, anche il pubblico ha deciso di mostrare il suo dissenso uscendo dalla sala consiliare, tra insulti e confusione. Durissimo il commento del consigliere Luca Fanco, da sempre, pur stando in maggioranza, contrapposto ad essa. “Il 3 Novembre è morta la democrazia e la legalità nel Comune di Ardea! – ha dichiarato attraverso un comunicato diffuso poco dopo la chiusura dei lavori – Il Presidente del Consiglio Massimiliano Giordani, con ignoranza, arroganza e prepotenza, ha imposto la votazione del Bilancio ignorando le mie richieste e quelle di tutta l’opposizione dove chiedevamo delle risposte ai quesiti già posti sul Bilancio al Dirigente Dott. Cosimo Mazzone, nell’occasione anche Segretario comunale facente funzioni, e chiedevamo di discutere la Delibera in Consiglio. Il Presidente altresì ci ha impedito di fatto, ignorando le nostre richieste di intervenire con la nostra replica (prevista dal vigente Regolamento comunale) sull’intervento del Sindaco, tutto ciò in spregio alla democrazia e alle Leggi/Regolamenti vigenti. Vane sono state le innumerevoli richieste e proteste di ben sette Consiglieri comunali che hanno chiesto invano le risposte alle domande già effettuate e la discussione della Delibera. Tutto ciò è stato contestato dai numerosi cittadini presenti e ripreso dalle emittenti televisive locali. Il sottoscritto, unitamente all’opposizione, ha concordato di denunciare al Prefetto e agli altri organi competenti il comportamento omissivo del Presidente del Consiglio Giordani e del Segretario comunale facente funzioni Mazzone che ha tacitamente consentito tale comportamento”. Ma Volante e Fanco non erano i soli membri della maggioranza che, almeno prima del consiglio, erano propensi a votare contro – o non votare affatto – a questo bilancio. Poi, però, le cose sono andate diversamente. O, forse, semplicemente sono andate come sempre.