Le disposizioni dettate dal codice si applicano al segretario generale, al personale in posizione di comando al Comune, ai dipendenti e ai dirigenti assunti con contratto a tempo determinato o indeterminato, a tempo pieno o parziale.
Il codice si applica anche ai consulenti, agli esperti e alle persone che a qualunque titolo collaborano allo svolgimento delle attività del Comune e all’esecuzione di contratti o appalti di opere e forniture di beni e servizi per il Comune, nonché ai dirigenti, ai dipendenti ed ai componenti dei consigli di amministrazione delle società partecipate dall’ente e ai loro consulenti e collaboratori. Dopo aver codificato l’atteggiamento che il dipendente comunale deve tenere in caso di regali compensi ed altre utilità, partecipazione ad associazioni e organizzazioni, e vigilanza sull’applicazione delle disposizioni sul conflitto d’interesse, con l’articolo 6 (Prevenzione e Lotta a corruzione) si affronta in modo chiaro ed inequivocabile un argomento che da sempre è motivo di contrasto tra cittadino ed istituzioni. “La prevenzione della corruzione si espleta attraverso uno strumento semplice e trasparente: l’informazione ai cittadini – si legge sul codice – cosi come la legge prevede, ogni gara, contratto, affidamento diretto, deve essere documentato in ogni suo aspetto tenendo conto che i documenti resi pubblici devono mettere in condizione il cittadino di idealmente sostituirsi al dirigente per condividerne le scelte”. Affrontando il tema della prevenzione della corruzione il codice continua: “Il dipendente rispetta le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell’amministrazione. In particolare, il dipendente rispetta le prescrizioni contenute nel piano per la prevenzione della corruzione, presta la sua collaborazione al responsabile della prevenzione della corruzione e, fermo restando l’obbligo di denuncia all’autorità giudiziaria, segnala al proprio superiore gerarchico eventuali situazioni di illecito nell’amministrazione di cui sia venuto a conoscenza”.
Su trasparenza e tracciabilità, invece, “Il dipendente assicura l’adempimento degli obblighi di trasparenza previsti in capo alle pubbliche amministrazioni secondo le disposizioni normative vigenti, prestando la massima collaborazione nell’elaborazione, reperimento e trasmissione dei dati sottoposti all’obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale.
La tracciabilità dei processi decisionali adottati dai dipendenti deve essere, in tutti i casi, garantita attraverso un adeguato supporto documentale, che consenta in ogni momento la replicabilità.
I processi procedimentali dovranno essere pubblicati sul sito istituzionale.
La tracciabilità e la trasparenza non devono essere limitate solo a taluni atti ma tutto deve seguire la stessa procedura. Sia le pubblicazioni nell’albo pretorio sia quanto riportato nei tracciati dedicati alla trasparenza amministrativa ed alla lotta alla corruzione deve essere accompagnato dall’intera documentazione utile a valutarne l’utilità e la correttezza”. L’amministrazione ringrazia i cittadini Luca Costabile e Mario Savarese per le segnalazioni inviate e che, per larga parte, sono state accolte. “E’ grazie a un processo partecipato da parte dei cittadini che il Comune ottiene un ottimo risultato – spiega il sindaco di Ardea Luca Di Fiori – Sarà questa la base attorno alla quale ruoterà l’attività dell’amministrazione per il 2014”.
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ARDEA: APPROVATO CODICE COMPORTAMENTALE DEI DIPENDENTI PUBBLICI
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