“Cara Cittadina, Cara Giornalista e Caro Direttore,
Ho letto con attenzione il tuo editoriale-appello, che credo sia condiviso dalla maggioranza – più o meno silenziosa – dei nostri concittadini. Ti ringrazio per questa tua iniziativa che mi dà la possibilità di rispondere con grande piacere alle tue giuste osservazioni.
Oggi non possiamo più transigere: la gravissima recessione ha piegato tutta l’economia nazionale, compresa quella di Pomezia. Qui purtroppo, oltre al regresso economico, si è unito anche il regresso etico; la formula del “tutto era possibile”, usata dalla precedente Amministrazione (alla faccia delle regole e della legge), ha portato Pomezia sull’orlo del baratro, viste anche le ben note cronache giudiziarie che hanno ancora una volta interessato il nostro Comune. Quanto accaduto in questi ultimi mesi è uno spartiacque, attraversato il quale nulla sarà come prima. Oggi tutte le persone chiedono attenzione più di ieri, e questa richiesta non può e non deve restare inascoltata. L’appello-editoriale ha centrato la questione: la politica deve tornare ad essere servizio per la comunità, locale o nazionale che sia. Chi non ha compreso questo, verrà travolto. Io l’ho capito, e per tale ragione ho abbandonato il partito tradizionale, non più in grado di essere interprete delle esigenze della gente, e ho fondato insieme ad un gruppo di donne e uomini – che da anni mi sostengono – una Lista Civica, “Pomezia in Testa”, con la mia candidatura a Sindaco. Così come me, nessuno dei candidati della nostra lista (o di altre liste e partiti della nostra coalizione) potrà avere carichi pendenti o sentenze definitive nel Casellario Giudiziale.
Noi non abbiamo più voglia di scherzare. La situazione del nostro Comune e della maggioranza dei nostri concittadini non ce lo consente. Nessuno di noi pensa di arricchirsi entrando nell’Amministrazione Comunale; anzi, è proprio la certezza di ereditare una situazione finanziaria ai limiti del dissesto ad averci spinto a metterci in gioco in prima persona. La mia candidatura non è ‘calata’ da Roma, non gode di ‘onde lunghe’ che la spingono, non è frutto di irripetibili compromessi che troppo spesso hanno caratterizzato la vita politica cittadina. Molte persone mi conoscono, sanno che non mi presenterò con il famoso libro dei sogni, ma con la determinazione di realizzare quello che altri da anni promettono solamente. So – come già detto – che erediterò una situazione finanziaria disastrosa a causa di una cattiva gestione del denaro pubblico. Basta con sprechi e spese folli per mantenere ‘clientele’ che si sono rivelate fallimentari, solo rami secchi che stanno uccidendo la pianta sana dello sviluppo economico della Città. Si può e si deve invertire la rotta. Come? Creando un’alternativa valida a quella che una volta era la Cassa del Mezzogiorno, trovando nuove formule per tornare ad essere ‘appetibili’ a nuovi investimenti sul territorio (ad esempio, usando lo strumento della detassazione per le Aziende che vengono ad investire a Pomezia e assumono dipendenti residenti nel nostro Comune), dando assistenza alle Imprese che stanno chiudendo (magari perché prive solo di un semplice allaccio dell’acqua o di un tratto di fognatura) e migliorando la viabilità e tante altre cose che specificheremo nel nostro programma, per rendere competitive le attività imprenditoriali e commerciali già presenti sul nostro territorio. Io ho una faccia sola, ed è solo con quella che voglio camminare per le strade di Pomezia. Schiena dritta e testa alta come ho sempre fatto e che voglio continuare a fare. Ho denunciato le assunzioni clientelari, la cementificazione selvaggia e tutti gli atti da me ritenuti illegittimi. Ho sempre consegnato la mia dichiarazione dei redditi agli uffici preposti del Comune, cosi come prevede la legge. Pur avendo avuto il ruolo di minoranza, ho votato provvedimenti che condividevo, soprattutto quelli che prevedevano sviluppo economico e occupazione, contrastando con forza – al contrario – la speculazione. L’ho detto il 6 marzo scorso, in occasione della presentazione della nostra Lista Civica: per noi – e ci auguriamo soprattutto per Pomezia – è stato il giorno della svolta. Per diventare Sindaco non servono soldi, ma voti; quindi, non scenderò a compromessi con nessuno. Noi vogliamo vincere perché sogniamo quello che sogna tutta Pomezia: la rinascita di una Città che era il fiore all’occhiello dell’industria del Centro Italia. Non sarà semplice. Il collasso finanziario dell’Ente è sotto gli occhi di tutti. Non basterà rimboccarsi le maniche, occorrerà ‘ficcare’ le mani fino ai gomiti nelle pieghe del bilancio comunale e cancellare il più rapidamente possibile tutti gli sprechi delle ultime Amministrazioni, non sempre coerenti con le promesse da campagna elettorale, e spesso inconcludenti rispetto ai problemi della città, per non dire di peggio…
Oggi non è più tempo di sterili polemiche. Pomezia ha urgente necessità di essere curata, amata e rimessa in forze per tornare a crescere. E’ per questa ragione che io ho lanciato un appello a tutte le cittadine e i cittadini di buona volontà che vogliono una svolta per questa Città. La nostra proposta politica è aperta a tutti, partiti e liste civiche, perché riteniamo che divisi non si va da nessuna parte e che non è tutto marcio. Ci sono tante persone oneste e il mio sogno è quello di metterle insieme per vincere prima e soprattutto governare dopo. Ce lo chiedono i nostri figli, che come noi amano questa città, ma che in questa città non sono potuti nascere, semplicemente perché non c’è una Maternità a Pomezia. Convochiamo i migliori in una Nazionale della Politica per riportare Pomezia in Testa il 26 e 27 Maggio. Insieme faremo una seconda bonifica. Grazie ancora per la tua utile iniziativa, sperando di aver risposto alle tue osservazioni di Cittadina, di Giornalista e di Direttore resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Angelo D’Avino – Candidato Sindaco della Lista Civica Pomezia in Testa”