Amici di Grillo scatenati dopo il consiglio comunale di ieri: “Quanti PD ad Ardea?”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso dagli “Amici di Grillo Ardea” sul PD rutulo e quanto accaduto durante il consiglio comunale di ieri.
“Quanti PD ad Ardea? Chi ha potuto assistere al consiglio comunale del 30 luglio deve essersela fatta questa domanda ed elucubrando su questa riflessione ne avrà individuati almeno quattro. Si votavano in aula spalmatura trentennale di un disavanzo di 15 milioni di Euro e delibere propedeutiche al bilancio che per mancanza di fondi, nonostante scadano oggi i tempi per la sua
approvazione in aula, è ancora in alto mare, delibere che sono sostanzialmente l’aumento della TASI, della TARI, e l’istituzione di una nuova tassa. I cittadini si aspettavano una violenta e determinata opposizione all’introduzione di questi balzelli e invece, imbelli, hanno dovuto assistere alla disfatta di un manipolo di consiglieri di minoranza un po’ distratti, un po’ annoiati, un po’ con la testa ammollo nel mare delle prossime vacanze. Passi l’assenza del battagliero Fanco che forse, eletto nelle liste che appoggiarono Di Fiori, ha deciso di non lottare più di tanto e dopo aver dato la sua presenza si è dileguato, ma dov’era il PD? Quel PD che con i 5/6 dei consiglieri di minoranza costituisce numericamente (ma solo numericamente) la vera forza di opposizione alle malefatte della maggioranza? Ieri mancava in aula il PD di Mauro Giordani, forse rappresentato da Giancarlo Rossi; mancava il PD del capogruppo Ludovici al quale pure potremmo riferire il PD di Antonino Abate. C’era in aula
tra gli spalti il PD di Moreno Caratelli e di un suo giovane dirigente, Enrico Cacciotti, che è intervenuto urlando a sbugiardare le dichiarazioni del sindaco nonostante il presidente Acquarelli più volte lo minacciasse di farlo cacciare dall’aula. Infine si è manifestata un’altra anima del PD, quella di un inedito Giancarlo Rossi che su invito del presidente lo ha sostituito nel ruolo in modo completo. Era in discussione l’ultimo punto all’ordine del giorno; Rossi mette ai voti la delibera che sancisce l’istituzione di una nuova e pesante tassa (CCNR) e alza il suo braccino a sancire il voto favorevole insieme a quelli di tutta la compagine del sindaco spavaldamente ostentati da Quartuccio (diventato abilissimo a contare, uno, due, tre, quattro…).
Nella foto vediamo proprio il momento topico dell’approvazione della CCNR; si distingue bene il braccino alzato di Rossi e si notano due cose assai strane: sindaco e Nazareno Sperandio che rivolgono con espressione stupita una muta domanda ad Acquarelli – ma tu non voti ? Acquarelli, seppur presente in aula non vota la delibera, ma in piedi vicino al suo banco aspetta che il suo vice del momento Rossi proclami il risultato per poi riprendere il suo posto e dichiarare sciolta l’assemblea.
Un altro pezzo di maggioranza che vuol marcare le distanze dal sindaco e da Massimiliano Giordani? È evidente che questa manovra ha l’unico e fondamentale scopo di salvare la poltrona di alcuni consiglieri che senza arte né parte non hanno altre aspirazioni nella vita che dedicarsi alla politica della quale sperano di poter continuare a campare; se non si chiude il bilancio si va a casa, altro che storie. I discorsi del Sindaco e di Giordani servono solo ad indorare la pillola nel tentativo di far credere ai cittadini che tutto si sta compiendo nel loro interesse. Intanto assistiamo a fatti strani; dapprima la falsificazione della firma dell’assessore al bilancio, fatto da lei stessa denunciato, apposta nella proposta di delibera per l’introduzione della nuova tassa (l’assessore non si presenterà in aula); poi l’assenza dalla riunione di giunta alla quale ha negato in disaccordo la sua presenza il neo assessore all’ambiente Roberto Matricardi; ed ancora il presidente Acquarelli che pur in aula non vota la stessa delibera che invece, e questa è l’apoteosi, viene votata dal PiDdissimo Giancarlo Rossi. Sembrava di assistere alle prove per le riprese di un nuovo film dal titolo “Tantari 2 la vendetta”.
Amici di Grillo Ardea”