“Cosa spinge il Sindaco Di Fiori, dopo circa un anno, a cambiare le carte in tavola e a non aderire più alla Stazione Unica Appaltante della Citta Metropolitana di Roma Capitale ?” – è’ la domanda che pongono i rappresentanti locali del PD e del PSI in una nota congiunta. “Con l’evoluzione degli ultimi anni della normativa che compone il codice degli appalti pubblici, il legislatore ha voluto favorire l’innalzamento dei livelli di efficacia e di efficienza delle attività di realizzazione dei lavori, servizi e forniture oltre che irrobustire l’azione di controllo e prevenzione dei fenomeni di criminalità durante lo svolgimento delle procedure di affidamento degli stessi. Al riguardo, nel Dicembre del 2014, il consiglio comunale di Ardea ha deliberato lo schema di convenzione per aderire alla SUA istituita dalla Citta Metropolitana di Roma Capitale, una centrale committente che quest’anno è stata riconosciuta dal’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione, presieduta dal magistrato Raffaele Cantone) quale soggetto aggregatore e a cui hanno aderito, stipulando le relative convenzioni, attualmente otto comuni della provincia di Roma tra i quali Fiumicino, Ciampino, Civitavecchia oltre che la Prefettura di Roma. Oggi, invece, inspiegabilmente, l’amministrazione Di Fiori ingrana la retromarcia e decide di portare al prossimo consiglio comunale un provvedimento che in un solo colpo revoca la delibera 94 del 22/12/2014 (quella che prevede l’adesione alla SUA della città Metropolitana) e approva un atto che permetterebbe di sottoscrivere un nuovo accordo per l’attivazione della Stazione Unica Appaltante con il comune di Anzio senza fornire alcuna reale giustificazione. Nei prossimi mesi l’ente andrà a rinnovare importanti e milionari appalti che interessano la nostra Città. Uno di questi è quello che riguarda il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti che quest’anno è costato alle casse comunali circa 11 milioni di euro; un contratto con la concessionaria del servizio sul quale tanto si è discusso e sul quale ancora oggi proponiamo interrogazioni in consiglio comunale e inoltriamo segnalazioni alle autorità di vigilanza competenti. Siamo convinti che la garanzia che fornirebbe un organismo riconosciuto dall’ANAC di Cantone sia di gran lunga superiore e da preferire alla proposta sostenuta dal Sindaco Di Fiori”- proseguono le segreterie di partito- “ravvisiamo una evidente difficoltà da parte dell’amministrazione comunale nel voler innalzare livelli di trasparenza della macchina amministrativa, motivo per il quale con il fondamentale supporto del gruppo consiliare di minoranza cercheremo di scongiurare l’ennesima immotivata scelta della maggioranza di centrodestra”- si conclude la nota congiunta dei due partiti.
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Ardea: PD e PSI chiedono trasparenza nella gestione degli appalti pubblici
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