Il concetto che l’estate non sia una stagione idonea per i pidocchi è decisamente un falso mito. Infatti basta un solo bambino portatore all’interno della scuola per avviare una diffusione fra i compagni.
Il pediatra afferma che bastano soltanto 30 secondi per infestare una testa.
Pidocchi a scuola, l’incubo delle mamme
I pidocchi a scuola sono sempre stato un incubo per tutte le mamme. Infatti il “posto del cuore” di questi animaletti sono proprio le scuole. E quella di potersi sbarazzare di questo fastidioso parassita durante le vacanze estive è soltanto un’illusione.
I pidocchi infatti sono stati ospiti di famiglie italiane anche durante la stagione estiva. Hanno iniziato ad arrivare diverse segnalazioni dai pediatri durante le valutazioni delle spiagge che sono state premiate con la famosa bandiera verde, ovvero il riconoscimento delle località adatte ai bambini. Questo è ciò che spiega Italo Farnetani, pediatra che conferma l’aumento dei casi in Italia di pediculosi.
Contrariamente a ciò che da molto tempo si pensa, l’estate non è una stagione esente da questo problema. A sottolinearlo è proprio la scienza, le temperature calde del mese di agosto, ma anche di luglio, forniscono l’ambiente ideale per la diffusione di pidocchi e l’interazione fra le teste dei bambini durante le attività estive, come ad esempio giocare in spiaggia o nuotare, favorisce la loro diffusione.
In quanto tempo potrebbero trasmettersi i pidocchi?
Una rivista canadese scientifica ha pubblicato un’analisi a riguardo che è presente anche negli articoli del National Institutes of Health (Nih) e rivela che sono necessari soltanto 30 secondi affinché i pidocchi passino da una testa ad un’altra. E all’interno di una scuola basta anche soltanto un bambino portatore per dare il via inconsapevolmente ad una vera e propria diffusione di massa.
Questa teoria è confermata sempre da Farnetani. Il rischio delle infestazioni, con l’incremento di casi estivi, è da considerare già dai primissimi giorni di scuola. Inoltre, il professore ordinario di pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta, osserva che l’analisi storica mostra che, sebbene l’estate solitamente è un periodo che registra un basso tasso di pediculosi, le infestazioni possono verificarsi in ogni periodo dell’anno, con un aumento che coincide proprio con l’inizio della scuola.
Inoltre i segni negativi, come ad esempio la diminuzione del PIL durante il secondo trimestre e quella degli acquisti contribuiscono in qualche modo a questo fenomeno. Questo perché potrebbero esserci alcune persone non in grado di permettersi i prodotti per il trattamento dei pidocchi e per la loro eliminazione, questo potrebbe essere un fattore significante per quanto riguarda il recente aumento delle infestazioni. Proprio come è già accaduto nel 2008 e nel 2009 durante la crisi economica. Il pediatra quindi invita tutti i genitori a prestare particolare attenzione proprio in vista del ritorno dei loro figli tra i banchi di scuola.