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Picchiati, minacciati e terrorizzati: così venivano trattati i piccoli bambini dell’asilo di Pomezia

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Anche “Pomeriggio 5”, la trasmissione condotta da Barbara D’Urso su Canale 5, ha toccato il tema della violenza nell’asilo Trilussa di Pomezia.

In collegamento con la trasmissione, le mamme di 3 dei bambini vittime dei maltrattamenti delle maestre hanno raccontato l’incubo che i loro figli hanno vissuto per anni.

Uno dei bambini, come racconta la sua mamma, era terrorizzato e non voleva mai andare a scuola. Il piccolo aveva anche cominciato a farsi la cacca e la pipì sotto. Da questi comportamenti strani, la mamma si è insospettita e ha chiesto alle altre mamme se anche loro avessero notato dei comportamenti analoghi nei loro bambini.

 

La mamma di un’altra bambina racconta che sua figlia, da quando frequentava l’asilo, era diventata aggressiva e violenta nei confronti dei genitori e del fratellino. La donna, laureata in psicologia, ha immediatamente capito che qualcosa nella sua piccola non andava, così, giocando con lei, ha cercato di far aprire e sfogare la bambina. La piccola ha quindi confessato alla madre che le maestre la strattonavano per le braccia e la insultavano.

Gli insulti erano frequenti nell’asilo degli orrori di Pomezia. Le maestre terrorizzavano i bambini inculcando loro il pensiero che le loro mamme li avevano abbandonati e che non li volevano più. Ai bambini veniva urlato contro di continuo:

“Stupidi! Cretini! Le vostre mamme non vi vogliono! Non vi facciamo più tornare a casa!”

Oltre a queste gravissime violenze psicologiche, ai bambini venivano inflitte anche tremende punizioni fisiche.

Un’altra mamma racconta infatti di come suo figlio tornasse a casa sempre pieno di lividi, di graffi e addirittura di bozzi enormi sulla testa. Chiedendo a suo figlio come si era procurato quelle ferite, la donna aveva ottenuto delle risposte sconvolgenti: il bambino, infatti, sosteneva che a procurare l’enorme bozzo sulla sua testa fosse stata una delle maestre, la quale lo aveva colpito con l’orologio che aveva al polso. I graffi e i lividi gli erano stati invece procurati dalle pressioni con cui la maestra lo stringeva e lo strattonava per le braccia. La donna, angosciata dal racconto del bambino ha immediatamente chiesto spiegazioni al vicepreside e alla maestra, i quali hanno però negato il tutto ed hanno giustificato le ferite del bambino sostenendo che il piccolo avesse semplicemente sbattuto ad uno spigolo.

La donna però, non convinta delle affermazioni degli insegnanti, ha cominciato a documentare con delle foto le condizioni in cui suo figlio tornava dall’asilo e si è rivolta ad un avvocato, il quale le ha consigliato di sporgere denuncia ai Carabinieri.

Proprio in seguito a questa denuncia i Carabinieri hanno posizionato in classe le telecamere, che hanno rivelato l’orrore a cui erano sottoposti ogni giorno i bambini.

Ecco la foto Shock di uno dei bambini picchiati dalle maestre

 

 

 

 

 

 

 

Di seguito riportiamo in formato audio le dichiarazioni delle mamme intervistate su Pomeriggio 5:

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