Torna la guerra tra clan a Ostia. E torna la paura. Come la paura provata nella notte tra lunedì e martedì dagli abitanti di via delle Ebridi, svegliati dal rumore assordante di alcuni spari.
Obiettivo di sconosciuti criminali il portone di una delle palazzine di case popolari, quella in cui vive un esponente del clan Spada. Sono sei i proiettili che colpiscono ad altezza uomo il vetro del portone. A sparare tre uomini con il volto coperto, che poi sono fuggiti.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Ostia.
Nessun testimone, nessuno ha visto niente, nessuno ha pensato che si potesse trattare di un agguato di mafia.
Eppure, secondo gli inquirenti, tutto fa pensare a un avvertimento rivolto proprio verso quel componente del clan Spada, finito in carcere alla fine del 2017 nel corso di uno dei blitz delle forze dell’ordine.
Quello che i carabinieri ipotizzano è che sia in corso una guerra tra clan per la spartizione dei territori: poco dopo gli spari, infatti, qualcuno ha dato fuoco a un’auto in sosta su via Guido Vincon, a poca distanza da via delle Ebridi. Nell’incendio – doloso – sono rimaste danneggiate altre due automobili. Obiettivo una Ford Fiesta, a cui qualcuno ha rotto il lunotto posteriore per gettare all’interno del liquido incendiario e poi dare fuoco al mezzo. Questo ulteriore episodio criminale a poca distanza temporale e fisica dal primo fa pensare a una vendetta per quanto accaduto in via delle Ebridi, una risposta agli spari, un segnale che la guerra è aperta.
Le nuove bande, specie quella dei sudamericani, vorrebbero prendere il posto degli Spada, approfittando del fatto che molti esponenti del clan “storico” di Ostia sono finiti in carcere. Ma la vecchia guardia non vuole mollare e cedere i territori non è nei programmi degli affiliati agli Spada. E la guerra si scatena.