Pedro Manfredini, ex attaccante originario dell’Argentina ma di genitori italiani, si è spento ieri, 22 gennaio a Roma dove viveva da molti anni ad Ostia. La capitale, ma soprattutto il quartiere di Ostia è da ieri in lutto per la morte di “Piedone”, 83 anni, ex attaccante romanista.
Pedro ha vestito la maglia giallorossa dal 1959 al 1965. La notizia della sua morte è stata diffusa dal club stesso, attraverso i canali social: “L’As Roma piange la scomparsa di Pedro Manfredini, uno dei più grandi attaccanti della storia giallorossa. Ai familiari va l’abbraccio della Società e dei tifosi romanisti”.
Questa mattina, alle ore 11.00, centinaia di persone tra parenti, amici e ammiratori, si sono riunite presso la chiesa di Regina Pacis di Ostia e hanno rivolto l’estremo saluto all’ex attaccante. Presenti, inoltre, numerose associazioni sportive. In rappresentanza della A.S Roma alcuni dirigenti, tra cui Giancarlo De Sisti. A ricordare Pedro il genero Adriano Di Filippo e il presidente delle Vecchie Gloria e dell’Associazione Tifosi della Roma. Alla funzione hanno partecipato anche dei ragazzi della squadra giovanile dell’A.S Roma e Alberto Di Chiara, ex giocatore laziale.
Pedro era soprannominato “Piedone” non perché avesse i piedi grandi, ma semplicemente perché una foto dal basso all’alto scattata sotto la scaletta dell’aereo gli fece sembrare di avere i piedi troppo grandi. Manfredini è famoso, inoltre, perché dopo il ritiro aprì un bar in piazzale Clodio, il bar Piedone appunto, dove volentieri si intratteneva con i clienti e con i tifosi. Manfredini, sebbene oggi un po’ dimenticato è rimasto sempre un simbolo della Roma, al parti di Losi, Barison, Falcao, Totti e molti altri.