Sempre più perplessità desta l’aspetto della sicurezza sulle spiagge libere di Ostia, dove ieri pomeriggio un bambino di 9 anni si è punto con l’ago di una siringa.
Il grave episodio è avvenuto ieri alle ore 16:00 alla spiaggia libera Ocra, quando il bimbo si è trovato un ago infilato sotto la pianta del piede sinistro.
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Come riporta la madre del fanciullo, il bimbo era impegnato a giocare sulla sabbia con i cuginetti quando ha sentito un oggetto pizzicargli il piedino. È stata la mamma con la zia ad accorgersi che il ragazzino aveva l’ago di una siringa infilato nel proprio arto, portando da subito le due familiari in uno stato di apprensione e preoccupazione verso vittima dello spiacevole incidente.
La famiglia del bambino ha allertato subito il servizio sanitario del 118 vedendo l’episodio, consapevoli come quel punto di spiaggia fosse privo di kit per il primo soccorso, bagnini e gli steward non erano abilitati a portare soccorsi sulla spiaggia.
In un contesto del tutto paradossale per la spiaggia della Capitale d’Italia, la famiglia ha dovuto prestare i primi aiuti sanitari al bambino facendosi aiutare solo dagli altri bagnanti presenti sulla spiaggia che avevano assistito al gravissimo episodio: dei servizi comunali nessuna traccia, anche se una fatalità del genere potrebbe capitare sempre in quelle che sono le aree gestite dal X Municipio e Roma Capitale.
Sarà solo l’arrivo del 118 a tranquillizzare la mamma del bambino e lo stesso fanciullo, trasportando la vittima dell’incidente all’Ospedale Grassi di Ostia. Qui al bambino sono state effettuate le analisi di rito per valutare sfortunati contagi da HIV, HVS, HBSAG o HCU dovuti all’incidenti: i risultati di questi test arriveranno tra sette giorni, ma i medici si sentono di escludere già oggi – facendo fede alle statistiche su casi analoghi – ipotetici contagi.
Facendo fede sempre alle parole dei medici che hanno preso in carico il bambino, lo stesso ragazzino si sarebbe punto con un ago da insulina: fattore che ulteriormente diminuisce le possibilità di gravi contaminazioni.
La stessa mamma del giovane fanciullo fa sapere alla nostra redazione: “La spiaggia ieri era piena di vetri, ferri vecchi e legni. Addirittura ieri mio figlio aveva rischiato di mettere un piede su un chiodo arrugginito prima di pungersi con l’ago di una siringa, in uno stato della spiaggia che ieri notte mi ha spinto a denunciare il Municipio per il grave episodio che mi e occorso”.
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Oggi l’Amministrazione del X Municipio ha fatto pulire tutta la Spiaggia Ocra, in una situazione che però doveva sbloccarsi prima dell’incidente occorso all’adolescente lidense.
Sul gravissimo episodio è intervenuta anche Mariacristina Masi, consigliera del X Municipio con Fratelli d’Italia: “Continuano i problemi di sicurezza sulle spiagge di Ostia, per questo abbiamo presentato, oltre a un’interrogazione, anche un ordine del giorno da discutere in Consiglio. Chiodi, schegge di vetro, travi in legno, siringhe, è necessaria una seria bonifica prima che qualcuno si faccia male sul serio. Non abbiamo intenzione di abbassare la guardia su questo argomento e di accontentarci di palliativi che non servono alla risoluzione del problema. Insisteremo affinché anche il Consiglio faccia la sua parte e si provveda al più presto a garantire l’incolumità pubblica sulle spiagge della Capitale”.