Ostia Antica, “Le grandi vergogne”. A volte l’amarezza fa capolino, ricordando delle bellissime frasi di Alberto Angela: “Ostia Antica, perla incastonata nella storia, se ne parla poco, decisamente a torto!” Se ne parla poco, decisamente a torto, in effetti questa è l’amara realtà. Le grandi vergogne di Ostia Antica, vergogne volute, vergogne dimenticate? Da anni ormai il Borgo di Ostia Antica, è deturpato da delle impalcature, che ne marchiano il prestigio, puro ed indecente biglietto da visita per le migliaia di turisti che annualmente transitano ad Ostia Antica. Il Castello di Giulio II, prestigiosissima Rocca rinascimentale, struttura preziosa, mistica nel suo genere, altra vergogna violentata, e stuprata, nascosta alla visione di turisti, ricercatori e studiosi di settore, opera in cui è vietato, per oscuri motivi, l’ingresso da oltre due anni. Chiusura di cui sarebbe cosa buona e giusta saperne le “reali” ragioni. Che dire di una vergogna, anomala, politica, burocratica? Il Parco dei Ravennati, che vede la luce, una volta all’anno durante iniziative politiche e clientelari. Area verde di grande pregio ambientale, archeologico, storico e culturale, area verde perennemente nel degrado e abbandono, dove pur di fare miseri spot politici, si vietano le iniziative imprenditoriali atte alla rivalutazione e al mantenimento ambientale, sicuro richiamo turistico ed economico per il tessuto sociale locale. Ostia Antica, dove tutto è quello che sembra, e dove un briciolo di aria pulita, la si deve alle associazioni, ProLoco e CdQ locali, che da sempre, a fatica, operano su di un territorio, che qualcuno spesso dimentica, è bene comune.
Gaetano Di Staso,
Presidente Associazione Salviamo Ostia Antica