Materiale pirotecnico di fabbricazione artigianale, sprovvisto di etichettature e privo di classificazione, particolarmente pericoloso per la sicurezza e l’incolumità pubblica.
Si è conclusa con il sequestro di oltre 600 kg di “botti” illegali, un’operazione condotta dagli agenti della Divisione Amministrativa della Questura, diretta da Carlo Musti.
Con l’approssimarsi delle festività natalizie, proseguono i controlli della Polizia di Stato finalizzati alla prevenzione e la repressione degli illeciti in materia di prodotti esplodenti, con particolare riferimento al contrasto della vendita abusiva di fuochi d’artificio e di materiale pirotecnico non autorizzato.
Punto di partenza dell’attività preventiva è la verifica dell’’osservanza, da parte delle rivendite, dell’art 1 del Decreto Legislativo nr. 123 del 2015 in attuazione della direttiva 2013/29/UE, che definisce la disciplina volta ad attuare la libera circolazione degli articoli pirotecnici nel mercato interno, assicurando, nel contempo, le esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e di tutela della pubblica incolumità, la tutela dei consumatori e la protezione ambientale.
L’attività di contrasto ha permesso, in distinte operazioni nella Zona Nord di Roma (Fiano Romano e Formello), di sequestrare l’ingente quantitativo di artifici pirici illegalmente detenuti; materiali pericolosi per la loro composizione e per l’alta pericolosità offensiva, acquistabili solo mediante specifiche autorizzazioni e/o nulla osta all’acquisto da parte del Questore.
In particolare a Formello, a seguito di una laboriosa attività d’indagine, è stato individuato un magazzino adibito ad uso laboratorio, con all’interno una notevole quantità di materiale pirotecnico illegale; denunciato il proprietario, responsabile di aver allestito una vera e propria attività abusiva di artifici pirici, in spregio alle più elementari norme di scurezza.