I fratelli Marco e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli, accusati di omicidio volontario per la morte del 21enne Willy Monteiro, sono in carcere a Rebibbia in isolamento da una settimana. Per 14 giorni complessivi i tre ragazzi devono restare ciascuno in una cella diversa per due precisi motivi: sia per evitare che si parlino tra di loro sia per rispettare le misure anti-Covid.
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Omicidio Willy: i fratelli Bianchi e Pincarelli chiedono l’isolamento in carcere
Come riporta Il Messaggero, la direzione del carcere sta tenendo in considerazione di prolungare l’isolamento dei tre giovani arrestati perché si temono ripercussioni. La storia di Willy, la brutale aggressione e la sua morte hanno scosso l’Italia intera e – come si può immaginare – anche i detenuti. E’ per questo motivo che si teme ci possano essere ritorsioni all’interno dell’istituto di pena.
Sono stati anche i legali dei tre arrestati a chiedere al giudice e ai vertici della Penitenziaria di considerare le circostanze dell’arresto e i rischi che i loro assistiti possono correre.
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Omicidio Willy: è omicidio volontario, cambia l’accusa
Proprio il giorno prima del funerale di Willy la Procura di Velletri – sulla base degli accertamenti autoptici – ha cambiato il capo d’imputazione per i quattro arrestati. Non è più omicidio preterintenzionale in concorso, ma omicidio volontario. Ricordiamo che l’unico dei quattro che si trova attualmente ai domiciliari è il 23enne Francesco Belleggia.