E’ un incubo, dal quale non riescono svegliarsi i familiari e gli amici di Maria Corazza. È lei la donna trovata carbonizzata in via San Pancrazio, nell’omonimo quartiere, a Torvaianica, ieri mattina.
Era dentro l’auto della madre, una Fiesta grigia, insieme a un uomo. Anche lui sembra essere stato identificato. Sembrerebbe essere Domenico Raco, detto “il calabrese”, un amico di famiglia, rappresentante di 39 anni.
Cosa facessero in auto a Torvaianica non si sa. Come e perché siano morti neppure.
Su questo dovranno fare luce i carabinieri, che in poche ore sono riusciti a scoprire a chi appartenevano i due cadaveri che ieri mattina avevano inizialmente fatto pensare a collegamenti con la mafia. Poi, una volta capito che con la malavita non c’entravano niente, si è aperta una storia di disperazione, quella di una madre 78enne, Giuseppa, e di una figlia 14enne.
La donna ieri mattina aveva accompagnato la figlia a scuola per l’esame di terza media. Con lei Maurizio D.N., il suo compagno da 25 anni e padre della ragazzina. Erano però andati con due auto diverse. In auto con Maria anche il cagnolino Charlie. Ogni giorno la sua routine era questa: lasciava la figlia a scuola, poi andava a fare la spesa, tornava a casa, preparava il pranzo e verso le 12:30 usciva per andare al lavoro. Lavorava in un deposito Eni a Santa Palomba, dove faceva le pulizie.
Da qualche tempo, raccontano i vicini, si sentiva litigare. E Maria e Maurizio non si vedevano più insieme. Che la relazione fosse in crisi? Su questo dovranno indagare gli inquirenti.