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Omicidio a Formia, Romeo forse accoltellato a morte per aver cercato di difendere l’amico

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Romeo Bondanese autopsia

Formia oggi si è svegliata sotto choc – tra incredulità e rabbia – per la perdita del giovane Romeo Bondanese, il 17enne che ieri nella centralissima via Vitruvio è stato accoltellato e ucciso. Per Romeo, promessa del calcio e con una vita davanti, non c’è stato nulla da fare: è stato soccorso e trasportato al Dono Svizzero di Formia dove è deceduto, troppo profonde le sue ferite, i fendenti hanno reciso l’arteria femorale e non gli hanno lasciato scampo.  Il 17enne sarebbe arrivato in ospedale già in arresto cardiaco e a nulla è servito, purtroppo, il tempestivo intervento dei medici. 

Omicidio a Formia: dalla rissa all’accoltellamento

Al momento non si conoscono i motivi della lite, che è poi degenerata passando dalle parole ai fatti, fino a quando non è “spuntato” fuori il coltello che ha provocato la morte di Romeo Bondanese e ha ferito l’amico, 18enne anche lui in ospedale e sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Sulla vicenda stanno indagando gli agenti del Commissariato di Formia e ora ci si chiede se Romeo abbia perso la vita per difendere l’amico. Chi ha iniziato e perché? E, soprattutto, perché così piccoli e con i coltelli in tasca? Cosa è successo? Romeo come Willy Monteiro morto per fare da scudo?

Tra le ipotesi quella che vedrebbe Romeo coinvolto perché avrebbe difeso il suo amico prima di essere colpito a morte. Per il momento nessuna “pista” è esclusa e saranno gli inquirenti ad accertare il fatto.  Sono troppe le domande a cui gli investigatori stanno cercando di dare una risposta. Intanto, un presunto aggressore è stato fermato ed è piantonato in ospedale perché ferito alla mano: si tratta di un ragazzo della provincia di Caserta. L’altro coinvolto nella rissa mortale, anche lui sembrerebbe con accento campano, si è dato alla fuga e le ricerche sono in corso per identificarlo. 

Gli investigatori stanno passando al setaccio la vita dei due giovani ragazzi, stanno analizzando i filmati delle telecamere di vigilanza del McDonald’s e ascoltando le testimonianze dei presenti per fare luce sulla tragica vicenda. Tutto sarebbe successo in pochi secondi. In quegli attimi moriva un giovane di 17 anni e con lui tutti i suoi sogni. 

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