Covid. E’ arrivato il via libera definitivo da parte del Senato alla fiducia posta dal Governo sul decreto Covid. Le votazioni si sono svolte durante la giornata di ieri, 2 marzo. I numeri sono abbastanza inconfutabili: 193 a favore, 35 i contrari, nessuno astenuto. Stiamo parlando, nello specifico, del decreto attraverso il quale si è imposto l’obbligo vaccinale fino al prossimo 15 giugno, per tutti i cittadini over 50. Obbligo previsto, però, anche per una serie di professioni che in precedenza non erano state contemplate da altri decreti, e per le quali si era prevista una sanzione di 100 euro.
Obbligo ed altre misure approvate in Senato
Nel testo in questione, inoltre, sono comprese anche le ultimissime misure messe in atto riguardanti la quarantena nelle scuole e l’obbligo di mascherina Ffp2 in specifici luoghi. Ovviamente, ma questo è anche il senso della democrazia, non sono mancate le polemiche in Aula durante le votazioni, esplose poi dopo le dichiarazioni di schieramento. Il tema stesso non è da poco: l’obbligo vaccinale ha da sempre spaccato l’elettorato così come i suoi rappresentanti.
Da dove arrivano i voti contrari?
Com’era abbastanza prevedibile, i voti contrari provengono dall’opposizione di Fratelli d’Italia. Il partito della Meloni si è dichiarato contrario alla misura definendola specchio di ”quanto il governo sia stato incapace a gestire questa fase pandemica. Questo decreto contraddice il significato del dettato costituzionale che vuole una Repubblica fondata sul lavoro. Invece con questo decreto si toglie il lavoro agli over 50 che non hanno il super green pass nel silenzio del sindacato e di quella sinistra che solo a parole dice di essere dalla parte dei lavoratori. Fratelli d’Italia è a favore dei vaccini ma non di questo governo che continua a perseverare negli errori”.