Ultimo giorno in zona gialla per l’Italia intera prima del weekend arancione, quello del 9-10 gennaio. Ma cosa succederà da lunedì? Oggi ci sarà il monitoraggio dell’ISS e si valuterà l’Rt di ogni singola Regione o provincia autonoma: da quel dato si deciderà il “futuro colorato” della penisola e la diversificazione in zone. Dal 15 gennaio, invece, entrerà un vigore un nuovo Dpcm e il Governo in queste ore è al lavoro per mettere a punto ulteriori misure.
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Quali sono i criteri per far scattare le zone colorate?
Una Regione per passare dalla zona gialla a quella arancione dovrà avere un Rt compreso tra 1 e 1,25. Calabria, Liguria e Veneto, che nell’ultimo monitoraggio avevano un Rt superiore all’1, oggi in caso ci fosse un peggioramento passerebbero direttamente nella fascia arancione. In realtà, anche Basilicata, Lombardia e Puglia, superavano l’Rt 1 nel valore medio: anche per queste Regioni si deciderà oggi in quale zona collocarle. Rischiano di “diventare arancioni” anche l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, Marche, e Sardegna. La Sicilia, addirittura, corre il pericolo di passare dal giallo al rosso perché, visto il numero alto dei casi, i tecnici regionali hanno consigliato al presidente Musumeci un provvedimento più restrittivo per 3 settimane. E il Lazio? L’Rt del Lazio è molto vicino all’1, e se dovesse superarlo, rischierebbe di finire in zona arancione per la prima volta.
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Weekend arancione in Italia 9-10 gennaio: cosa si può fare e cosa no
L’Italia si “gode” queste ultime ore in zona gialla prima di trascorrere il weekend in fascia arancione. Ma cosa si potrà fare e cosa no? Sono consentiti gli spostamenti, ma non tra le Regioni (se non per comprovate esigenze) e resta il coprifuoco alle 22. Sono consentiti gli spostamenti per far visita ad amici e parenti nella stessa Regione, ma ci si potrà muovere solo in due e verso una sola abitazione. Sì agli spostamenti al di fuori dei Comuni con meno di 5mila abitanti in un raggio di 30 chilometri, ma non nei Capoluoghi di Provincia. Bar e ristoranti sabato e domenica potranno lavorare solo d’asporto o con consegna a domicilio, mentre restano aperti i negozi.