Tiene banco a Pomezia la questione riguardante i nuovi appalti per la manutenzione delle strade, del verde e degli uffici comunali presto di nuovo a bando. Oggi è stato discusso in commissione l’atto di indirizzo per l’affidamento dei contratti per il triennio 2019-2020-2021. Quanto emerso però dalla seduta ha fatto accendere una spia d’allarme sul fronte lavoro: nel documento finale infatti si legge che le nuove “imprese aggiudicatarie dei nuovi appalti […] saranno invitate a favorire la stabilità occupazionale degli addetti iscritti nell’organico delle precedenti imprese appaltatrici già dipendenti a suo tempo della Pomezia Servizi S.p.A.”.
Cosa significa tutto questo? Che non vi sarà più l’obbligo per chi subentrerà di assorbire il personale ex Pomezia Servizi attualmente in forza. Al suo posto soltanto un generico “invito”. «Non avendo margine di guadagno le imprese taglieranno sulle spese di personale evitando di riassumere gli ex Pomezia Servizi. Obbligo che invece era stato inserito negli appalti del 2015», è l’avvertimento, più un timore, dell’ex Sindaco Fabio Fucci.
«Troviamo una proposta di delibera in cui l’amministrazione si preoccupa solo di non aumentare la spesa senza alcuna attenzione alla qualità – prosegue Fucci – Abbiamo chiesto maggiori investimenti per la manutenzione delle tre aree ma non siamo stati ascoltati. Ma c’è di più. Quando nel 2015 noi scorporammo la Pomezia Servizi affidando all’esterno con delle gare pubbliche la gestione dei servizi abbiamo garantito a tutti i lavoratori la prosecuzione del loro rapporto di lavoro. In questo momento invece, con questa nuova delibera, l’amministrazione sta mettendo a rischio la stabilità del posto di lavoro».
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