L’ondata di freddo, di cui vi avevamo parlato nel precedente editoriale, è stata pressoché confermata e quindi finalmente possiamo affermarlo con totale certezza: torneranno freddo e neve fino a quote molto basse su buona parte dello stivale.
Tuttavia non c’è alcun bisogno di fare allarmismi; la fase invernale alla quale stiamo andando incontro rientra nell’ambito della “normalità” per il mese di marzo, mese collocato nel mezzo fra la stagione invernale e quella primaverile e quindi non c’è nulla di anormale o di preoccupante in questa reiterazione fredda. Anzi la realtà è che forse negli ultimi anni ci eravamo disabituati all’idea del freddo a marzo, mese che in epoca recente ci ha regalato caldi anticipi primaverili.
Terminato questo breve preambolo cerchiamo ora di analizzare nel dettaglio quello che accadrà nelle prossime ore.
Un ampio vortice depressionario, situato in questo momento fra Sardegna e Corsica, si sposterà gradualmente verso la nostra penisola determinando un deciso peggioramento delle condizioni meteorologiche dal pomeriggio su Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e solo localmente anche sulla Toscana. La neve inizialmente cadrà a quote relativamente alte (600-800 metri di quota).
Attenzione però perché nella notte e nel primo mattino aria ancor più fredda affluirà sulle regioni centrali ancora accompagnata da residue precipitazioni, determinando cosi un calo deciso della quota neve. Questa si attesterà sui 200-300 metri su Umbria settentrionale, Toscana orientale e Marche; mentre si aggirerà sui 400-600 metri sull’Umbria meridionale e sull’Abruzzo e a partire dai 700-800 metri sul Lazio.
La giornata di mercoledì sarà ancora contrassegnata da diffusa instabilità lungo le regioni Adriatiche, con le Marche che verranno interessate da rovesci nevosi fino a quote basso collinari (localmente pianeggianti), mentre l’Abruzzo se la caverà leggermente meglio con nevicate fino a quote collinari (300-500 metri). Qualche residuo rovescio di neve si potrà avere anche nelle zone interne del centro a ridosso della catena Appenninica fino a fondo valle, ma senza accumuli significativi.
Il freddo continuerà ad interessare le nostre regioni almeno fino alla giornata di domenica, anche se sarà intervallato da pause più gradevoli e soleggiate, e molto probabilmente questa situazione continuerà a reiterarsi quanto meno fino al periodo Pasquale, per cui almeno per il momento non mettiamo via cappotti e sciarpe, che l’inverno ancora non ha fatto le valigie.
Meteo Centro Italia – www.meteocentroitalia.it
Il Centro Funzionale Regionale rende noto che il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse con indicazione che dal tardo pomeriggio di oggi, martedì 20 marzo e per le successive 24-30 ore si prevedono sul Lazio ‘sulle zone orientali, nevicate al di sopra dei 400-600 metri con apporti al suolo moderati. Inoltre dalla tarda serata di oggi e per le successive 18-24 ore persistono venti di burrasca da nord-est con mareggiate lungo le coste esposte’.
Il Centro Funzionale Regionale ha emesso pertanto un bollettino attenzione per neve e vento su tutte le zone di allerta del Lazio. La Sala Operativa Permanente ha diffuso l’allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza. Si ricorda che per ogni emergenza è possibile fare riferimento alla Sala Operativa Permanente al numero 803.555. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.