Con oggi si conclude la Giornata Mondiale della Gioventù 2016, spesso chiamata con la sigla GMG in italiano, o WYD (World Youth Day).
Si tratta di tre giorni di incontri internazionali di spiritualità e cultura di giovani cattolici, promossa dalla Chiesa cattolica su iniziativa del Papa.
Tali incontri ebbero inizio nel 1985 con Giovanni Paolo II, che aveva intuito l’importanza di parlare ai giovani, star loro vicini e sollecitarli ad essere presenti e partecipi del mondo. Infatti, l’intento principale di Papa Woytila era di promuovere le aspirazioni dei giovani ad avere un proprio spazio nella chiesa e nel mondo, e, disponendosi a sostenere la loro iniziativa, creò la “Sezione giovani” del Pontificio Consiglio per i Laici, che coordina la realizzazione delle giornate.
Le Giornate mondiali della gioventù vengono celebrate secondo due modalità: a livello internazionale, ogni due o tre anni in una specifica città del mondo scelta volta per volta dal Pontefice, con un grande raduno che avviene secondo modalità consolidate negli anni e con un grande numero di partecipanti da ogni parte del mondo. L’ultimo incontro internazionale, il secondo presieduto da papa Francesco, si è tenuto dal 26 al 31 luglio 2016 a Cracovia, in Polonia; a livello diocesano, negli anni in cui non si svolge la GMG internazionale, in occasione della Domenica delle Palme.
Tre giorni di incontri spirituali, appunto, ma anche di musica e condivisione culturale.
Gli incontri sono organizzati su iniziativa delle varie diocesi mondiali e in piazza San Pietro a Roma con il Papa. L’ultima si è svolta il 29 marzo 2015, durante la quale Francesco concluse sollecitando i ragazzi presenti “bisogna avere il coraggio di essere felici”.
Papa Bergoglio ha già annunciato durante l’Angelus che la prossima Giornata Mondiale della Gioventù si celebrerà nel 2019 a Panama.
Marina Cozzo