Davide Tutino, così si chiama il professore che ha deciso di mettersi in sciopero della fame per protestare contro l’obbligo di Green Pass. Il docente, che insegna Storia e Filosofia al liceo Gullace di Roma, si è poi presentato all’hub di Grottaferrata per fare il vaccino ma proprio a causa delle sue condizioni di salute è stato formalemente esentato.
Docente in sciopero della fame contro l’obbligo vaccinale
La protesta di Davide Tutino è iniziata in autunno, quando ha iniziato a far sentire il proprio dissenso circa l’obbligo della certificazione verde sul posto di lavoro. Verso la fine di novembre, in ottemperanza alle disposizioni governative, anche lui viene infatti sospeso dal proprio incarico in quanto non vaccinato.
In particolare, lo sciopero della fame ha inizio lo scorso 31 dicembre e sono due le cose chieste dal professore per porvi fine: ‘che il governo fermi la condanna alla fame di decine di migliaia di cittadini, privati del lavoro e del pane per ragioni politiche, non sanitarie’ e ‘che tutti i dispositivi di sicurezza imposti dal governo, tamponi compresi, siano gratuiti per i lavoratori, nel rispetto della normativa vigente, DLgs 81/08’.
Ma eccoci a ieri, 3 gennaio, quando il professor Tutino- accompagnato da uno dei legali dell’associazione Umanità e Ragione, l’avvocato Ida Nazzaro- si è recato all’hub di Grottaferrata venendo a sorpresa esentato dall’effettuare la vaccinazione. Come si legge da una nota diffusa dallo stesso Tutino: ‘Una volta constatato lo stato di deperimento fisico del docente, il medico vaccinatore, non sussistendo alcuno studio comprovante l’innocuità del trattamento su una persona in sciopero della fame, ha ritenuto in scienza e coscienza di esentarlo dal trattamento’.
Ora, questo episodio ha senz’altro messo in evidenza una falla nel sistema e si teme che quanto accaduto possa costituire un precedente anche per altre persone, come afferma lo stesso professore: ‘Questo provvedimento apre una piccola grande crepa nella norma sull’obbligo, ma soprattutto apre la strada ad una lotta non violenta di massa’.
Foto dalla pagina Facebook Studenti contro il Green Pass