Niki Lauda, la Rai ricorda il pilota scomparso in queste ore. Stasera infatti, martedì 21 maggio, Rai 1 trasmetterà alle 21,25 il film “Rush” di Ron Howard (in sostituzione del film previsto “La nostra terra”) in ricordo del campione di Formula Uno, Niki Lauda.
Il film narra la rivalità tra il pilota austriaco Niki Lauda e l’inglese James Hunt, incontrato per la prima volta sui circuiti di Formula 3 nel 1970. Da subito emerge il diverso approccio che i due futuri campioni hanno nei confronti della loro disciplina sportiva. Niki Lauda, interpretato da Daniel Brühl, è un ragazzo non particolarmente simpatico, metodico, razionale, capace di individuare anche i più piccoli difetti della vettura che guida. Per partecipare alla gara, ha dovuto chiedere un prestito, perché il padre si rifiuta di sovvenzionare una professione che ritiene inappropriata alle tradizioni di famiglia.
James Hunt, interpretato da Chris Hemsworth, è invece un playboy che adora mettersi in mostra e si gode la vita senza mai pensare al domani. È il pupillo della Hesketh Racing, la squadra messa su dall’aristocratico inglese Lord Alexander Hesketh. Sono queste le premesse di una stagione incredibile della Formula Uno, fatta di drammi e miracolose riprese, che si concluderà con il Campionato Mondiale del 1976 in Giappone sul circuito del Fuji. Dopo l’incidente sul pericolosissimo circuito di Nurburgring in Germania, che gli ha lasciato gravi danni fisici e il volto sfigurato, Lauda torna a sedersi sulla monoposto per gareggiare nonostante la pioggia torrenziale.
Morte Niki Lauda: il pilota si è spento all’età di 70 anni
Andreas Nikolaus Lauda, detto Niki (Vienna, 22 febbraio 1949 – Zurigo, 20 maggio 2019), è stato un pilota automobilistico, imprenditore e dirigente sportivo austriaco. E’ morto all’età di settant’anni.
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— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) May 21, 2019
Tre volte campione del mondo di Formula 1 (nel 1975 e 1977 con la Ferrari, nel 1984 con la McLaren), come imprenditore ha fondato e diretto due compagnie aeree, la Lauda Air e la Niki; come dirigente sportivo, dopo avere diretto per due stagioni la Jaguar, dal 2012 fino alla sua morte ha ricoperto la carica di presidente non esecutivo della scuderia Mercedes AMG F1.
Ha disputato 171 Gran Premi, vincendone 25, segnando 24 pole position e altrettanti giri veloci. Ha avuto una carriera sportiva di grande livello guidando per March, BRM, Ferrari, Brabham e, infine, McLaren. Considerato uno dei migliori piloti della storia, era soprannominato Il computer per via della sua freddezza al volante. Nel 1976, sul circuito del Nürburgring, ebbe un grave incidente che lo lasciò sfigurato e con ustioni di terzo grado su tutto il corpo.