Roma, quella del Colosseo, del Cupolone, dei Fori Imperiali, della Fontana di Trevi. Quella in cui in tutti i vicoli, anche quelli più nascosti e non presi d’assalto dai turisti, si respira storia. Quella della grande bellezza, la città eterna che tutti ci invidiano. La stessa che però siamo, ormai da tempo, ‘abituati’ a vedere stracolma di rifiuti. Cassonetti che strabordano, strade dissestate, cinghiali che scarrozzano per le strade in pieno giorno e banchettano tra i rifiuti. In tutti i quartieri della Capitale, dove più e dove meno, la situazione è questa. E dalla grande bellezza alla ‘grande immensa giungla’ abbandonata a se stessa il passo sta diventando sempre più breve. Quello che preoccupa ancor di più è che l’emergenza sta diventando abitudine e normalità. Quasi come se fosse normale passeggiare tra i rifiuti o avere a che fare con i cinghiali. Come se fosse consuetudine farsi largo tra le erbacce dei marciapiedi. Come se fosse diventato quasi di prassi essere alla ricerca di una strada dove poter passare in carrozzina o con il passeggino. Senza intralci. Ma quello che è certo è che non c’è nulla di normale in tutto questo. In una ‘bizzarra’ anormalità che non bisogna accettare. Perché non ci si dovrebbe mai abituare a tutto questo.
Le ultime immagini di una Roma lasciata allo sbando vengono, ancora una volta, dal quartiere Cinquina-Bufalotta, più precisamente in via Goffredo Bellonci. Anche qui il marciapiede, come ci racconta Simona, è pieno di erbacce. ‘Da sei mesi è così, erbacce cresciute a dismisura e mai falciate. Viviamo in una situazione di degrado, tra spazzatura e cinghiali‘. E per fortuna che c’è ancora l’indignazione dei residenti che cercano di farsi sentire da chi dovrebbe ‘prendersi cura’ della città. Tutelare e valorizzare ancora di più la Capitale d’Italia. Perché essere eterna, a volte, può non bastare!