Nasce il Premio “Willy Monteiro Duarte“, rivolto a tutte le scuole superiori del Lazio, per contrastare ogni forma di violenza. Il premio è stato presentato questa mattina durante la conferenza stampa della Regione Lazio. L’iniziativa è sostenuta anche dalla AS Roma e dalla Street Artist Laika, testimonial del progetto che, per l’occasione, donerà un’opera dedicata alla memoria di Willy al comune di Colleferro.
Le iniziative in ricordo di Willy, l’eroe buono
L’istituzione del Premio e il progetto di riqualificazione della “Piazza Bianca” in prossimità del luogo dell’uccisione a Colleferro rappresentano il modo per onorare la memoria di Willy, giovane eroe buono che, proprio ieri, avrebbe compiuto 23 anni. Oggi è stata dedicata una dovuta e sentita occasione di riflessione al valore del sacrificio di Willy, sull’importanza che ha trasformare quella tragedia in occasione di riscatto, monito e insegnamento soprattutto per i più giovani. La Regione Lazio, inoltre, ha esposto uno stanziamento, in favore del Comune di Colleferro, di circa 400 mila euro per il Progetto di riqualificazione ambientale e valorizzazione del decoro urbano del giardino Angelo Vassallo adiacente al luogo dell’uccisione. Sono queste le due iniziative fortemente volute dalla Mattia e realizzate dalla Regione Lazio. La Street Artist romana ha esordito con parole d’affetto e di stima nei confronti del giovane Monteiro:
“Oggi siamo qui per ricordare e onorare Willy, “Eroe buono” ma non avremmo voluto che Willy diventasse un eroe. Avremmo voluto che diventasse un cuoco. Avremmo preferito che fosse rimasto semplicemente Willy, un ragazzo giovane e sorridente con tutta la vita davanti, piena di progetti. Io non sono molto brava con le parole, lascio che a parlare per me siano le immagini. Per me sarà un onore raccontare Willy nell’opera che donerò al Comune di Colleferro. E spero possa essere un contributo alla lotta contro la violenza perché l’arte deve aiutare a non dimenticare e a far durare nel tempo gli insegnamenti di eroi come Willy. Senza eroi siamo tutta gente ordinaria e non sappiamo quanto lontano possiamo andare“, ha concluso Laika.
In prima linea anche la AS Roma, impegnata ormai da tanti anni nelle scuole per contrastare il bullismo e ogni forma di violenza sottolineando il loro affetto verso la persona che era e che sempre sarà Willy Monteiro:
“Ogni volta che entriamo in una scuola, la prima cosa che facciamo è ricordare Willy e continueremo a farlo, non ci fermeremo perché lo abbiamo promesso e perché solo ricordando questo assurdo omicidio possiamo contrastare la violenza” .
Il gran gesto e le parole di affetto di Eleonora Mattia
Durante la conferenza svoltasi questa mattina presso la Regione Lazio, Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione lavoro, pari opportunità, politiche giovanili, istruzione e diritto allo studio in Consiglio Regionale del Lazio, e promotrice dell’iniziativa ha annunciato:
“Di fronte al dolore per la sua perdita, ho dovuto agire, come figlia della terra in cui Willy è nato, la stessa in cui è stato così ingiustamente strappato alla vita e per la quale ho combattuto, e come donna delle istituzioni. Così nascono i due emendamenti e ordini del giorno che ho presentato e hanno dato il via alle misure in arrivo dalla Regione, impegni concreti e un investimento sulle infrastrutture materiali e immateriali che regaliamo ai giovani e alle giovani del Lazio”.
Eleonora Mattia conclude la conferenza stampa affermando che, nonostante sia passato quasi un anno e mezzo dalla tragica scomparsa di Willy, i dettagli continuano ad arrivare, ma per capire i veri motivi della sua morte bisognerà aspettare mesi o anni e forse la verità processuale non restituirà mai la banalità del male in questa storia. Per questo, secondo la Mattia, c’è prima di tutto da riflettere, pensare, ponderare. E continua dicendo:
“E poi raccontare l’eredità di Willy che è nel suo sorriso, nella sua meravigliosa famiglia, nelle magliette bianche che hanno indossato i suoi amici, nelle comunità di Paliano e Colleferro. L’altra storia da raccontare è quella della comunità che in ogni sua parte (scuola, lavoro, socialità) si muove e reagisce, si ricompone e si oppone alle derive violente e fascistoidi. È questa parte, troppo poco raccontata e troppo poco ascoltata, che può diventare il vero antidoto all’odio. A noi il dovere di rappresentarla, darle forza e sostegno, amplificarne la voce. E oggi la voce è stata amplificata”.