La terribile notizia è stata confermata: l’aviaria arriva anche nel centro di Roma. Lo conferma la ASL Roma 3 che ha eseguito le varie analisi sul cigno trovato morto nel famoso laghetto di Villa Pamphilj. I Vigili del Fuoco, muniti di tute anti-contagio del nucleo Nbcr, hanno prelevato l’animale con l’aiuto della Polizia Locale, per poi affidarlo alla ASL Roma 3. E’ probabile, a questo punto, che la villa venga chiusa.
La morte del cigno e i provvedimenti
L’aviaria era approdata in principio a Ostia, contagiando 35 piccoli allevamenti. Si sperava che la situazione fosse stata contenuta, invece, come cita Repubblica, l’aviaria arriva anche nel cuore di Roma. Il cigno Orietta, visto venerdì scorso privo di vita proprio sulle acque del laghetto, non è il primo caso: una settimana prima era morta un’oca e qualche mese fa era stato il turno del cigno Giulietta. Tutti gli animali, fino a poco prima del decesso, godevano di ottima salute. I primi a mobilitarsi sono stati i membri dell’associazione per Villa Pamphilj. L’ipotesi più probabile è che a contagiare gli animali di Villa Pamphilj sia stata un’anatra selvatica proveniente da Ostia, sede del primo focolaio.
Aviaria a Roma: gli interventi
La ASL Roma 3, lunedì mattina, ha richiesto al Comune un intervento precauzionale. La giunta dem ha preso la questione in carico ed è in arrivo un’ordinanza da parte del sindaco Roberto Gualtieri. Si ipotizza la chiusura parziale della villa e il divieto alla zona del laghetto, ma ancora è tutto da decidere.