Addio alla regola del doppio mandato? Non più un tabù, bensì una possibilità. Non c’è niente di certo chiaro al momento, ma questa prima, storica, apertura dei grillini contro il tabù – che, tanto per rimanere a Pomezia, ha di fatto estromesso il Sindaco uscente Fabio Fucci dal Movimento impedendogli di ricandidarsi alle amministrative – dei ‘2 incarichi e poi a casa’ inizia a farsi largo tra le fila pentastellate.
Fucci dicevamo. La sua storia, e le mille polemiche, hanno fatto letteralmente il giro del mondo finendo oltreoceano nientemeno che sulle pagine del celebre quotidiano New York Times.
In un articolo apparso sulla nota testata a stelle e strisce viene ripresa proprio la storia del primo cittadino di Pomezia, alle prese ora con la sua nuova avventura Essere Pomezia, a cui è stata negata la corsa per la riconferma sullo scranno più alto di Piazza Indipendenza; ma ora, Pomezia a parte, lo spettro delle esclusioni eccellenti è alle porte: il problema toccherebbe da vicinissimo i vari Luigi Di Maio, Roberto Fico, Paola Taverna o Carla Ruocco (solo per citare qualche big di casa Grillo) qualora non si riuscisse a formare un nuovo governo.
E’ in questo senso allora che si inserisce l’affermazione possibilista di Rocco Casilino portavoce del M5S citata in apertura, anche se poi è stato lo stesso Casalino a puntualizzare di come però l’argomento non sia ancora stato affrontato.
Del resto i cinque stelle non sono nuovi a cambi di regole, anche quelle più ferree – e il NYT ricorda ad esempio il divieto di andare in tv o l’intransigenza sugli indagati – elementi questi da sempre contestati dagli ex fuoriusciti dal Movimento…