La sicurezza dei pedoni a Roma è un tema cruciale dopo gli ultimi avvenimenti di cronaca nera. Gli investimenti infatti sono ormai all’ordine del giorno. I cittadini segnalano continuamente violazioni del codice della strada come la sosta selvaggia, che non permette una visuale adeguata. Oltre a ciò sono diverse le lamentele dei romani in merito alle strisce pedonali invisibili in quanto cancellate e mai ripristinate adeguatamente. Nei quartieri di Montesacro e Talenti diversi tratti sono infatti sprovvisti degli attraversamenti pedonali. In alcuni tratti mancano addirittura le discese per i disabili. Dov’è la sicurezza per i pedoni? Cosa si aspetta ad intervenire? I residenti sono ormai amareggiati dalla situazione e stanchi di segnalare.
Strisce pedonali fantasma
In questi due quartieri abbiamo riscontrato la situazione più critica con diversi attraversamenti pedonali mancanti o cancellati. In via Val Melaina di fronte l’ingresso della metro B1 le strisce sono addirittura scomparse. Spostandosi in via Scarpanto all’incrocio con via Del Gran Paradiso non si riesce a trovare un incrocio che le abbia. “Le strisce pedonali o sono cancellate o deteriorate in mezzo alle crepe dell’asfalto, prego sempre che qualcuno sia magnanimo da rallentare e farmi attraversare in sicurezza”, afferma Claudia. Spostandosi di poco nel quadrante troviamo la famosa arteria, via Monte Cervialto. In un tratto di essa, all’incrocio con la complanare, mancano le strisce pedonali, in quanto non c’è un’isola di traffico dove collegarle. Nello stesso punto è stato rifatto il marciapiede ma senza la discesa per i disabili. “Questo tratto è stato strasegnalato come estremamente pericoloso sia al Municipio sia alla Polizia Locale“, commenta Marina. “Oltre le passerelle e qualche sopralluogo nessuno ha mosso un dito, è vergognoso rischiare la vita ogni giorno”, aggiunge. Non va meglio nella zona di Talenti, dove in diverse aree le strisce sono scomparse negli anni e gli attraversamenti sono estremamente pericolosi. Diverse sono le segnalazioni da via Jacopone da Todi, Via Zanella e via Francesco d’Ovidio. “Ricordo quei tempi quando le auto si fermavano e tu neanche volevi attraversare la strada. Quei tempi dove il rispetto si coglieva anche così, sulle strisce pedonali”, racconta Stefano ironicamente.
Sosta selvaggia
Auto sui marciapiedi, nelle aree verdi o davanti ai passi carrabili, auto sulle strisce o sulle fermate Atac, auto in sosta irregolare o d’intralcio. Largo Renato Angiolillo ne è la dimostrazione. In questo slargo infatti, ogni giorno, decine di vetture vengono lasciate praticamente in mezzo alla carreggiata. Inevitabilmente si viene a formare il traffico e i veicoli transitano come in un senso unico alternato. A volte, come in occasione del mercatino degli ambulanti di Forte Dei Marmi, la piazza si paralizza per via della sosta selvaggia. Il terzo gruppo Nomentano della polizia Roma Capitale riceve ormai quotidianamente telefonate di protesta, oltre agli esposti scritti pervenuti agli agenti. Spostandosi di poco nel quadrante e più precisamente in via Ugo Ojetti e strade limitrofe, la situazione non cambia, con doppie file praticamente ovunque, strisce pedonali e discese per disabili occupate e autobus che hanno difficoltà durante le fermate. Purtroppo, girando per il quartiere e passando anche per Conca d’Oro, Fidene e oltre, tutto rimane invariato. Il codice della strada non viene praticamente mai rispettato. A farne le spese sono sempre gli utenti più deboli. Un ultimo caso eclatante e molto conosciuto è quello delle inversioni di marcia in via Monte Cervialto. Qui le auto effettuano inversione ad U ogni giorno scavalcando la doppia striscia continua e la preferenziale. Anche in questo caso diverse sono state le segnalazioni alla polizia locale.
La ricetta per salvare la città
Tantissimi cittadini sono pronti a dare il proprio contributo con le segnalazioni quotidiane e le proposte al fine di migliorare il quadrante. Tra questi c’è Stefano Federici, residente di Montesacro, che ogni giorno si batte per il proprio quartiere al fine di migliorarlo. Tra le sue proposte ci sono i dossi, da installare per rallentare la velocità di tutti gli utenti della strada. Per quanto concerne la segnaletica, suggerisce il ripristino di tutte le strisce pedonali e dei cartelli abbandonati nel degrado. “Vorrei che le strisce pedonali fossero con il catarifrangente, come in tantissime Capitali europee”, afferma Stefano. Oltre a ciò gli attraversamenti pedonali sono molto spesso non illuminati adeguatamente. “Anche in via di Casal Boccone la sicurezza non c’è”, commenta Alfredo. “Hanno rifatto l’asfalto solo da un lato ed è rimasto l’attraversamento pericoloso in curva,” aggiunge. “E mai possibile lasciare le strisce pedonali su una curva cieca? Anche dopo investimenti mortali?”, conclude Alfredo. Anche in questo caso i cittadini chiedono a gran voce gli attraversamenti rialzati e sanzioni più pesanti per le infrazioni al codice della strada. La ricetta per migliorare la città esiste come le tante idee. Ci auguriamo che prima o poi vengano presi provvedimenti concreti al fine di tutelare la vita.