Sono 5 i parlamentari ‘furbetti’ che durante l’emergenza Coronavirus hanno fatto richiesta allo Stato per ottenere il bonus di 600 euro. Si tratta di una misura che, ricordiamo, è riservata ai lavoratori autonomi e alle partite Iva in difficoltà. A riportare la notizia – che ha suscitato non poche polemiche – La Repubblica.
‘Evidentemente non gli bastavano i quasi 13mila euro netti di stipendio al mese, non gli bastavano tutti i benefit e i privilegi di cui già godono. E’ vergognoso. E’ davvero indecente’ – lo dichiara il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. ‘Questa pandemia – prosegue – ha fatto danni economici senza precedenti. Ci sono state persone che hanno perso il lavoro, aziende che hanno visto il proprio fatturato scendere in maniera drastica, attività che hanno chiuso senza più riaprire. E questi 5 personaggi invece di rispondere al popolo che li ha eletti hanno ben pensato di approfittarne. I nomi di queste 5 persone sono coperti dalla legge sulla privacy. Bene, siano loro allora ad avere il coraggio di uscire allo scoperto. Chiedano scusa agli italiani, restituiscano i soldi e si dimettano, se in corpo gli è rimasto ancora un briciolo di pudore. Non importa – conclude Di Maio – di quale forza politica siano espressione. Mi auguro che anche le altre forze politiche la vedano come noi’.
‘E’ una vergogna che cinque parlamentari abbiano usufruito del bonus per le partite Iva. Questi deputati chiedano scusa e restituiscano quanto percepito. E’ una questione di dignità e di opportunità. Perché, in quanto rappresentanti del popolo, abbiamo degli obblighi morali, al di là di quelli giuridici. E’ necessario ricordarlo sempre’ – commenta il Presidente della Camera Roberto Fico.