Temeva che l’avrebbe uccisa e solo per questo ha trovato la forza di denunciare il suo compagno. L’indole violenta di M.I.V., 35 anni, originario dei castelli romani, è stata subito chiara alla nuova compagna: il ragazzo, dopo pochi giorni di convivenza, durante una banale lite “tra fidanzati”, la colpiva violentemente, facendole sbattere una gamba contro un mobile.
Da qui l’escalation di violenze, culminate, alla fine del mese scorso, quando la ragazza, dopo l’ennesimo pesante pestaggio, avvenuto nella sua abitazione romana, ha chiamato la Polizia di Stato. Gli agenti, dopo aver prestato soccorso alla ragazza, hanno iniziato a raccogliere i primi e determinanti elementi per ricostruire 3 mesi di maltrattamenti. L’appartamento dove si era consumata la violenza era completamente in disordine ed in bagno è stato trovata la ciocca di capelli che M.I.V. aveva strappato alla compagna.
L’aggressore nel frattempo era fuggito ed è stato rintracciato in un secondo momento su un treno che lo stava portando verso i castelli romani. Il commissariato Viminale, diretto da Giovanna Petrocca, ha inviato un’informativa urgente alla Procura di Roma, completa della denuncia della giovane vittima, di una serie di testimonianze, acquisite tra le conoscenze della coppia e, di una cronistoria, redatta in collaborazione con il commissariato di Albano Laziale, dalla quale emerge un passato di violenze simili poste in essere dallo stesso M.I.V. contro una ex fidanzata ed i propri familiari. Da ciò è scaturita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dagli stessi investigatori.