I cittadini di Ardea, ma anche di Aprilia, di Pomezia e di Albano si sono incontrati sabato 22 agosto davanti al MUSEO MANZÙ per continuare la MOBILITAZIONE CIVICA “MANZÙ NON SI TOCCA” con il fine di far rispettare la VOLONTÀ DI GIACOMO MANZÙ di essere SEPOLTO ad Ardea nel luogo dove scelse di riposare per sempre in pace circa trenta anni fa.
I CITTADINI della Comunità di Ardea, un anno fa, avevano scoperto, denunciato ed impedito il tentativo, che si stava facendo in silenzio e di nascosto, di SRADICARE MANZÙ da ARDEA con la rimozione e la cremazione della salma dell’artista. Si trattava di un piano illegale, immorale ed incivile che si stava realizzando con la complicità, a livello locale e statale, di coloro che avrebbero dovuto rispettare la legge e tutto quello che GIACOMO MANZÙ ha significato e significa per il nostro territorio.
Questo tentativo di SRADICARE MANZÙ da ARDEA è ancora in corso ed il sindaco di Ardea ha ancora pochi giorni di tempo per fare fino in fondo il suo dovere, come prevede la legge, negando l’autorizzazione a chi non rispetta la volontà di GIACOMO MANZÙ. Se non lo farà il Ministero dell’interno ha già nominato un commissario, a spese dei cittadini, che il 31 agosto verrà da Roma ad Ardea per sostituire il sindaco Mario Savarese.
I CITTADINI si sono mobilitati nell’interesse generale per vigilare informando l’opinione pubblica locale e nazionale. Vogliamo VERITÀ e GIUSTIZIA nel rispetto della legge e ci opporremo in ogni modo, con le nostre ragioni pacifiche e nonviolente (come avrebbe fatto GIACOMO MANZÙ) alla logica della forza fondata sul denaro ed il potere. Vogliamo il rispetto della Volontà di GIACOMO MANZÙ insieme alla valorizzazione ed alla cura del suo MUSEO, con oltre 400 opere d’arte che l’artista donò generosamente allo STATO, come un PATRIMONIO CULTURALE di tutti gli Italiani.
Così in una nota il Comitato Popolare ‘Pace per Manzù’ Ecomuseo Lazio Virgiliano.