Continuano le proteste nella Capitale, e non solo. A scendere in piazza, in ogni parte d’Italia, le categorie duramente (e nuovamente) colpite dalle misure ancora più stringenti dell’ultimo Dpcm del 25 ottobre scorso. Tra di loro commercianti, gestori di ristoranti, palestre, bar, cinema e teatri che – ancora una volta – si vedono costretti ad abbassare le saracinesche delle attività.
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C’è però da dire che le manifestazioni non sono sempre state pacifiche e spontanee. Basti vedere quanto accaduto a Napoli, Torino e nella Capitale. E sempre a Roma ieri – dopo la guerriglia di sabato sera – ci sono stati disordini e tensioni. Prima una protesta pacifica, poi la situazione è degenerata con cassonetti dati alle fiamme, lanci di bottiglie e bombe carta. Episodi dai quali gli stessi organizzatori della prima protesta (quella iniziata alle ore 18.00 a Piazza Cavour) hanno preso le distanze.
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Tensioni a Roma: 16 denunce
Sono 16 le persone denunciate con le accuse di concorso in resistenza, violenza e danneggiamento. Tra di loro ci sono appartenenti a Forza Nuova, ultras e minorenni.
“Cassonetti rovesciati e incendiati, lancio di bottiglie e bombe carta, scontri con forze ordine. Guerriglia tra strade Roma non è accettabile. E’ un momento delicato e difficile: violenza non è soluzione. Nessuna tolleranza verso chi vuole soffiare su fuoco della disperazione” – commenta la sindaca di Roma Virginia Raggi.