L’incontro di qualche giorno fa tra azienda e sindacato si è chiuso male: “Fumoso ed inconcludente“, hanno sintetizzato le sigle dei lavoratori. “Unica nota positiva la compostezza dell’interlocuzione”, segnalavano Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil e Ugl che al tavolo si sono trovati davanti, e per la prima volta, nientemeno che il general manager del magazzino di Castel San Giovanni, Salvatore Schembri Volpe. Ma appunto Amazon e sindacati sono rimasti ai ferri corti.
Sta di fatto che ora le sigle aspettano una nuova convocazione in Prefettura la cui mediazione era stata decisiva per recuperare l’incontro saltato subito dopo lo sciopero. Ma al tempo stesso non stanno con le mani in mano. Fiorenzo Molinari, segretario della Filcams-Cgil di Piacenza, avvisa: “Stiamo pensando a iniziative da fare entro il 21″ dicembre, “aspettiamo anche che il prefetto ci chiami, ma abbiamo in mente una iniziativa importante entro il 21, perchè quel giorno segna il punto di picco delle attività di Amazon”.
Insomma, lotta fino a Natale. E forse ci saranno anche “più di una azione che valuteremo al momento, perchè non vogliamo dare all’azienda l’opportunità di organizzarsi” per ridurre i disagi e problemi dovuti alla mobilitazione dei dipendenti. Domani i sindacati si riuniranno per fare il punto e programmare le prossime mosse, ma Molinari non a dubbi: stante la situazione, “un’iniziativa sicuramente la facciamo. Del resto abbiamo già detto che riparte lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari…”. Si pensa anche allo sciopero? “Non posso escludere nulla”, è la risposta.
Ieri intanto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha detto che gli ispettori inviati a Castel San Giovanni scandaglieranno il magazzino per diverse settimane. “Facciano le loro indagini, noi abbiamo detto che siamo disponibili a interfacciarci con loro: siamo contenti che si sia accesa questa ‘spia’ con il lavoro degli ispettori. Poletti dice che questi controlli fanno parte di una campagna programmata, sarà una coincidenza che inizino adesso… Comunque va bene così”. Del resto, continua il sindacalista parlando alla ‘Dire’, “questa è una vertenza che ha anche implicazioni stratetgiche che non si possono dire”.
I sindacati rilanciano l’offensiva su Amazon perchè, come hanno spigato, di fronte alle sollecitazioni sulle condizioni di lavoro, “non è sufficiente l’iniziativa dell’azienda che ha istituito gruppi di studio” allargati ai delegati che, ogni settimana, valutano aspetti legati alla movimentazione carichi e all’organizzazione del lavoro, anche notturno. La linea di Amazon al tavolo “oltre a non essere esaustiva delle problematiche non è accettabile perchè estromette le strutture territoriali del sindacato e riduce le Rsa a un ruolo meramente consultivo”. E’ inoltre “un meccanismo il cui controllo rimane unicamente in mano all’azienda e difetta per tempestivita’ e trasparenza”, hanno detto i sindacati.
Fonte: agenzia di stampa dire (www.dire.it)