Emergono nuovi particolari sconvolgenti dal caso di maltrattamenti perpetrati ai danni di alcuni bimbi dell’asilo di una scuola di Pomezia. Tre le educatrici arrestate questa mattina, le quali lavoravano alla materna statale di Via Filippo Turati che fa capo al “CDS Trilussa“.
Le indagini sono ancora in corso ma da alcune indiscrezioni raccolte emerge che tra le maestre finite ai domiciliari ci sono tutte le insegnanti una sola classe, l’unica, sembrerebbe, nella quale sarebbero avvenute le vessazioni ai danni dei bambini.
RABBIA TRA I GENITORI DELLA MATERNA TURATI DI POMEZIA
Tra le mamme e i papà con i propri figli nella scuola è scattato immediatamente l’allarme; in molti si sono recati questa mattina presso l’istituto per ritirare i bambini che erano entrati regolarmente per svolgere le lezioni. Ne proviamo a fermare qualcuno ma nessuno vuole farsi riconoscere.
“Mio figlio mi raccontava che la maestra gli diceva cose brutte, gli indicava gli occhi e lo terrorizzava”, dice una mamma.
“Sono sconvolto, spero ci sia un errore”, ci dice comunque un papà appena uscito da scuola con il figlio al seguito.
Sui social e sulle chat di scuola nel frattempo si è scatenato un vero e proprio tam tam per risalire all’identità delle educatrici arrestate.
Tra i genitori, ed era prevedibile, circola rabbia e rammarico. In molti – anche tra coloro che hanno i figli nella classe incriminata – rivelano di non essersi accorti di nulla e di non capacitarsi di quanto accaduto.
Pomezia, picchiavano e umiliavano bimbi dai 3 ai 5 anni: arrestate tre maestre di una scuola dell’infanzia
I particolari. Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Velletri su richiesta della corrispondente Procura della Repubblica, che ha disposto gli arresti domiciliari per tre maestre di una scuola dell’infanzia di Pomezia, accusate di aver sottoposto alcuni bambini, di età compresa tra i 3 ed i 5 anni, a reiterati atti di violenza fisica, morale e psicologica, umiliandoli, con vessazioni e insulti di vario genere, di fronte all’intera classe. Tali condotte hanno inevitabilmente ingenerato negli alunni non direttamente coinvolti nei maltrattamenti, stati di ansia, di rabbia e di paura.
L’indagine, nata dalle denunce presentate da quattro giovani mamme che avevano notato comportamenti strani e violenti dei figli, i quali avevano manifestato loro il rifiuto di andare a scuola, è stata condotta dai Carabinieri della stazione di Pomezia con l’ausilio di attività tecniche di intercettazione ambientale e telecamere installate all’interno del plesso scolastico.
Esse hanno consentito di accertare diverse condotte vessatorie nei confronti dei bambini più vivaci, che venivano ripresi e strattonati con forza dalle maestre e subivano insulti quali “il brutto”, “il cattivo”. Le intercettazioni hanno rivelato che le maestre minacciavano i bambini dicendo loro che i genitori non li avrebbero più ripresi per portarli a casa e li avrebbero lasciati a scuola.
Altri bimbi risultano dalle immagini essere stati strattonati per le braccia e per il grembiule e uno di loro tirato per i capelli. Altri ancora venivano costretti a mettersi in ginocchio in un angolo della classe o a sedersi su una sedia, isolandoli dal gruppo.
Le tre maestre sono state sottoposte a procedimento penale per il reato di maltrattamenti in considerazione dei metodi educativi utilizzati, non solo inadeguati, ma decisamente lesivi della sfera psico-fisica dei piccoli alunni. Le arrestate sono state poste agli arresti domiciliari e saranno nei prossimi giorni interrogate dal Gip. Seguiranno ulteriori aggiornamenti