Continua il nostro viaggio quotidiano alla scoperta di storie e curiosità di Roma e del Lazio. Oggi siamo nella Capitale d’Italia e parleremo di uno dei tanti record che detiene (o meglio, deteneva) la Città Eterna. Già, perché proprio qui sorgeva quello che, fino alla sua chiusura, era considerato il parco giochi più antico d’Italia. Stiamo parlando di LunEur. Scopriamo insieme la sua storia.
Riapre all’Eur il Luneur Park: ecco le nuove regole da seguire
Un po’ di storia
Il LunEur era il luna park più antico d’Italia: la sua realizzazione risale infatti al 1953 su iniziativa di alcuni giostrai: Adalberto Mirabito, Antonio Frezzato, e i nonni materni – giostrai e circensi – dell’attrice romana Virginia Raffaele; come lei stessa racconta in più occasioni e alla cui storia ha dedicato anche uno spettacolo teatrale, Samusà, nel quale porta in scena proprio la sua infanzia e la sua adolescenza vissute tra lo stand del Tiro al Cinzano e il banco dei pesci rossi, gestiti dai suoi genitori. Il nome deriva dal quartiere, EUR (Esposizione Universale Romana). Dal 2008 il parco è gestito dalla società Luneur Park S.p.A. ed è stato demolito per poi essere completamente ristrutturato dalla nuova amministrazione.
Dove sorgeva il LunEur
Situato su un’area di 68.000 m² in via delle Tre Fontane, adiacente al Parco degli Eucalipti – il grande bosco piantato nell’Ottocento dai Frati Trappisti dell’Abbazia delle Tre Fontane – il primo nucleo del luna park dell’Eur viene realizzato dall’Ente Autonomo Esposizione Universale di Roma, in occasione della Fiera Internazionale dell’Agricoltura del 1953. Notato il grande successo dell’iniziativa, dal 1963 l’area viene data stabilmente in concessione, per la realizzazione ed il potenziamento di un luna park permanente. I giostrai, tramite referendum, l’hanno così chiamato “Luneur”.
Il periodo d’oro del parco è stato a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, per poi perdere di attrattiva e innovatività. Nel dicembre del 2007 la EUR, proprietaria del terreno sul quale sorge il parco, bandisce una procedura di gara per individuare un soggetto in grado di ristrutturare, valorizzare e rilanciare l’attività, con attrazioni e standard di livello internazionale. Vincitore del bando nel febbraio del 2008 è Cinecittà Entertainment, che attraverso la NewCo Luneur Park ne detiene l’esclusiva gestione. Il parco viene chiuso il 19 aprile 2008 per l’inizio dei lavori di ammodernamento e restauro.
La riapertura del luna park nel 2016
I lavori iniziano solo nel gennaio del 2016, perché la vecchia gestione del parco la Luppro ha impedito alla Luneur Park di iniziare prima i lavori. Il parco viene riaperto il 27 ottobre 2016, con il nuovo nome di “Luneur Park”, dedicato a bambini da 0-12 anni e alle loro famiglie. Il parco riscuote grande successo nei giorni dell’inaugurazione. Il 27 dicembre 2016 la ruota panoramica, simbolo del parco, torna in funzione. Nel parco sono presenti 25 attrazioni tra giostre, giochi, percorsi, laboratori e un cinema. Per l’apertura del Luneur Park sono stati investiti circa 21 milioni di euro. La mascotte del Luneur Park è Luna, una civetta.
Prima dell’inizio dei lavori di ammodernamento e restauro del LunEur, nel 2012 viene girato all’interno del parco il cortometraggio a tema fantascientifico Un mondo meglio che niente, finalista al 30° Torino Film Festival (Menzione speciale della giuria). Si tratta dell’ultimo documento contenente immagini che ritraggono le vecchie strutture del parco.