Roma, l’ultima fontana realizzata dal Bernini si trova nella Capitale. Un’opera dai tratti innovativi: meraviglia senza tempo.
Roma è una delle città d’arte più visitate. Gli introiti della Capitale d’Italia, con il turismo, equivalgono al 30% del PIL regionale. Un guadagno che crea lustro alla Città Eterna, ma anche a tutto il resto del Lazio. Arte e cultura in un centro nevralgico senza tempo che attraversa epoche e stili in una maniera quasi naturale. Così come spontaneo era il mecenatismo dai tempi dell’Impero in poi. Non solo durante gli Imperatori Roma è stata capace di veicolare arte.
Anche l’epoca del papato, con l’alternarsi di Pontefici e regni particolarmente propizi, ha dato vita a capolavori di un certo peso. Basti pensare a quel che ha fatto Michelangelo con la Cappella Sistina e altre particolarità che sembrano scolpite oggi, ma hanno secoli di storia. Un’opera come “La pietà” è ancora oggi fra le più ammirate del panorama mondiale. Roma Caput Mundi anche nell’epoca della globalizzazione grazie all’arte. “Con la cultura non si mangia”, ha detto qualcuno. Invece non solo ci si mangia, ma si arricchisce anche la credibilità di un popolo. Le opere – pittoriche e scultoree – sono le uniche tracce del passaggio dell’uomo sulla Terra.
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Bernini, l’ultima fontana realizzata dallo scultore: dove si trova
Nel caso di Roma si rappresenta l’andare della storia. Corsi e ricorsi che si ritrovano in uno o più tratti che gli artisti hanno messo in opera nel corso di millenni. Nello specifico secoli passati a studiare e migliorare un’idea diventata certezza grazie ai fondi dello Stato Pontificio in alcuni casi e dei mecenati in altri. La sostanza, però, non cambia: Roma oggi vanta un patrimonio inestimabile proprio grazie a quegli accordi che tempo fa sembravano fini a sé stessi. Questa, in un certo senso, è la definizione di iconoclastia: il culto dell’estetica al servizio della storia. In questo tipo di “correnti” ha contribuito Gianlorenzo Bernini.
Colui che ha dato vita al colonnato di San Pietro, ma non è la sola opera mastodontica che ha fatto nella Capitale. Roma, del Bernini, ha anche una fontana particolare: la Fontana di Palazzo Antamoro. È sita nel cortile dell’omonimo palazzo. Precisamente nel Rione Trevi. Stando alle ricostruzioni degli esperti, si tratterebbe dell’ultima opera romana del Bernini. La storia della fontana è molto particolare. Gli venne commissionata da Paolo Strada quando realizzò il palazzo nel 1669: doveva essere un’opera per abbellire il cortile invece è divenuta un pezzo unico dal vissuto particolare.
Nella parte superiore sono presenti due tritoni che reggono uno stemma: in origine, secondo l’incisione di Giovan Francesco Venturini, si trattava dello stemma dei Rospigliosi in omaggio del Pontefice, ma dopo il passaggio di proprietà del palazzo, venne rimpiazzato dall’effige degli Antamoro. La quale troneggia ancora oggi nello stesso punto. I due tritoni soffiano acqua nella conchiglia sottostante, sostenuta da code incrociate dei delfini. Palazzo Antamoro, oggi, è leggermente diverso: la facciata non è più riconoscibile come nei fasti del passato, si perde tra i palazzi della strada. Resta il suo valore storico, oltre a una magnificenza in grado di sorprendere gli estimatori di un certo tipo di arte che sul piano architettonico ha ben pochi paragoni.