Potenziali problemi con il sistema delle pensioni in Italia: troppe persone escono anticipatamente dal mondo lavorativo
Il recente Rapporto annuale dell’Inps ci offre una fotografia dettagliata della situazione pensionistica italiana al 31 dicembre 2023. Con 16,2 milioni di pensionati, di cui la maggioranza donne (8,4 milioni), il sistema eroga un totale di 347 miliardi di euro. Tuttavia, dietro questi numeri si cela un’evidente disparità di genere: il reddito medio da pensione per gli uomini è del 35% superiore a quello delle donne. Questa differenza si traduce in un importo medio mensile di 2.056,91 euro per gli uomini contro i 1.524,35 euro per le donne, nonostante queste ultime rappresentino la maggioranza dei pensionati.
Previsione nera per le pensioni in Italia
Come spiega Il Messaggero, l’Italia si contraddistingue per un’elevata spesa previdenziale, pari al 16,3% del PIL nel 2021, seconda solo alla Grecia e ben al di sopra della media europea. Questa situazione è dovuta principalmente a due fattori: un’età effettiva di pensionamento relativamente bassa, grazie alle numerose opzioni di uscita anticipata, e pensioni mediamente generose, con un tasso di sostituzione tra i più alti in Europa. La disparità di genere emerge anche in questo contesto: le donne, pur essendo la maggioranza dei pensionati, percepiscono solo il 44% dei redditi pensionistici complessivi.
I problemi con l’età pensionabile
Nonostante le numerose possibilità di pensionamento anticipato, l’età media effettiva di pensionamento sta aumentando. Nel 2023 ha raggiunto i 64,6 anni, considerando solo i pensionati Inps ed escludendo misure come l’Ape sociale e gli esodi. Si tratta di un aumento significativo rispetto ai 62,1 anni del 2012, anno della riforma Fornero. Tuttavia, il numero di pensionamenti anticipati rimane elevato, seppur in calo: tra il 2019 e il 2021 si sono registrati circa 500mila pensionamenti anticipati all’anno, scesi a 300mila nel 2023.
Sistema sostenibile nel prossimo futuro?
Il Rapporto Inps solleva importanti questioni sulla sostenibilità a lungo termine del sistema pensionistico italiano. L’elevata spesa previdenziale, unita all’invecchiamento della popolazione e alla disparità di genere, rappresenta una sfida cruciale. Affrontare questi problemi richiederà riforme strutturali che garantiscano equità e sostenibilità, tutelando al contempo il diritto alla pensione per le generazioni future.