Il caffè è un rito e in quanto tale non può essere preso in maniera troppo superficiale. Quali sono le migliori torrefazioni a Roma.
Il caffè è un piacere: “Se non è buono, che piacere è?”. Lo diceva Gigi Proietti in un famoso spot di qualche anno fa. Il tempo vola, ma il caffè rimane. Un rito indissolubile che porta tutti gli amanti della bevanda a togliersi uno sfizio che diventa quasi un punto di raccolta. Durante l’orario di lavoro, infatti, è impossibile rinunciare alle pause caffè. Davanti a una tazzina si fanno progetti, aumentano le idee e si intensificano i rapporti. Professionali e non.
Quanti hanno conosciuto la donna della propria vita di fronte a un buon caffè. Ci sono tutti i tipi possibili e a seconda delle scelte si determina anche la propria personalità. Un tipo da caffè ristretto generalmente va di fretta, il caffè lungo invece fa molto manager americano. Il caffè corretto indica la volontà di non rinunciare ai piaceri della vita, quello amaro che le rinunce sono dietro l’angolo. O dietro il cucchiaino. Insomma ce n’è per tutti i gusti.
“A chi tocca nun se ‘ngrugna”: che significa questo modo di dire romano?
Le migliori torrefazioni di Roma: dove prendere un buon caffè nella Capitale
Il caffè non manca mai: è un simbolo culinario dell’Italia, ci hanno citato film, inventato frasi, scritto canzoni e alimentato sogni intorno. C’è persino chi riesce a decifrare il futuro con i fondi della materia prima più apprezzata nello Stivale. Ma il caffè, a Roma, dove si prende? Le torrefazioni nella Capitale sono molteplici e tutte altamente raccomandate. Bisogna sapersi orientare: posti imperdibili che devono avere però anche le giuste coordinate. In mezzo a tanta scelta è difficile ritrovare riferimenti omogenei. Infatti ogni luogo è importante per un fattore. In primis troviamo Il Faro: una caffetteria dove la materia prima arriva direttamente dai luoghi di origine e si compongono diverse miscele.
Una sorta di ritrovo artigianale che asseconda tutti i gusti: non si sceglie il caffè, al Faro si sposa una filosofia di vita. Altrimenti c’è la caffetteria Sant’Eustacchio che è rinomata per i caffè al vetro e fa specialità anni ’30 con il modo antico di miscelare il caffè. Regalando, quindi, anche sensazioni particolarmente soddisfacenti. In alternativa troviamo: la Casa del Caffè Tazza D’Oro e Tram Depot. Ritrovi che consentono di bere diversi tipi di caffè senza disdegnare la modernità.
In questi locali è possibile lasciarsi guidare dal piacere senza rinunciare a un tocco di avanguardia: tradizione e innovazione nella stessa attività. Ultimi ma non per importanza sono Roscioli e Sciascia Caffè: le torrefazioni più classiche, insieme a Castroni hanno fatto la storia del caffè d’autore a Roma. I primi a mescolare anche il cioccolato in alcune specialità. La volontà di esserci anche quando i tempi cambiano. Un perfetto esempio di solidità e certezze che rassicurano il cliente senza smettere di coccolarlo. A Roma (e non solo) il caffè è una cosa seria, a cominciare da chi lo fa: per questo saper scegliere dove prenderlo è importante. Anche se il rischio di rimanere delusi, nella Città Eterna, è pari a zero.