Giulia De Lellis e le sue corna. Prima nella classifica dei libri più venduti su Amazon. Prima tra i libri più desiderati. Prima tra le frasi più riportate sui social.
Un risultato sorprendente, calcolando che si tratta del suo primo libro, che non è una scrittrice ma un’influencer (mestiere ancora sconosciuto per molti) e che lei stessa quasi non crede a quanto ottenuto in così poco tempo.
Il libro scritto dalla ventitreenne pometina Giulia De Lellis, a quattro mani con l’autrice Stella Pulpo, “Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!”, uscito il 17 settembre, è un vero e proprio fenomeno editoriale, con un boom di vendite (più o meno) inaspettato.
Il giorno dell’uscita del libro Giulia ha presentato l’opera a Milano, raccontando ai fan arrivati sul posto che non si sarebbe mai aspettata di ottenere così tanto clamore.
E da tre giorni sui social girano le frasi scritte dall’influencer sulle corna che Andrea Damante avrebbe messo a Giulia, diventate subito virali in rete. “Peccato che quello stesso soggetto magari fino a poche ore prima, avesse preso, toccato e baciato un altro corpo, un altro seno, un altro c**o, scivolando con sconcertante agilità tra le cosce di un’altra“. “Avrà almeno usato le precauzioni? (Giulia allude ai tradimenti di Damante, ndr) Ve l’ho già detto, sono ipocondriaca“. La scoperta delle corna, che Giulia adesso sembra voler ricordare solo come “un accessorio di tendenza”, l’ha fatta stare male, l’ha destabilizzita, quasi paralizzata, tanto da averle fatto perdere persino la voglia di lavarsi: “Non mi lavo da tre giorni e non mi sono neppure cambiata le mutande”.
“Devo convincermi che ho fatto bene a mollarlo, che era una zavorra. Devo accorgermi che il mondo è pieno di manzi, il mare è pieno di pesci ed il cielo pieno di uccelli”.
Il libro è primo nella classifica Amazon, superando persino il maestro dei thriller Stephen King e scavalcando libri “utili” come quelli di preparazione a concorsi, dizionari, libri di cucina o i classici libri di diete, tra cui quello contestatissimo del “vicino di casa”, l’ardeatino Adriano Panzironi, “Vivere 120 anni”.
Ma non mancano le critiche. La prima arriva dall’attore Luca Ward: “Capaci tutti a farselo scrivere da altri”. E gli hater non aspettavano altro che una palla da cogliere al balzo “Dopo la De Lellis chiunque può scrivere un libro”.
